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Arrestati dai carabinieri due pregiudicati ritenuti responsabili di concorso in ricettazione e di porto e detenzione di arma clandestina (2).

Nelle prime ore di questa mattina i carabinieri della compagnia di Siniscola in collaborazione con il personale della compagnia di Nuoro, reparto squadriglie del comando provinciale ed unità cinofile hanno eseguito a Oliena due ordinanze di custodia cautelare in carcere che hanno interessato Giampaolo Pompitta, di 33 anni, di ruspista, pregiudicato e Jonata Boi, di 37 anni, entrambi del paese barbaricino, pregiudicato, in attesa di occupazione, poiché, il primo in qualità di fornitore ed il secondo di intermediario, hanno procurato e venduto un fucile da caccia con la matricola abrasa a Giacomo Corrias e Antonio Selis, entrambi sorpresi ed arrestati dai carabinieri di Siniscola il 25 agosto scorso mentre trasportavano con la propria auto il fucile in parola.

A seguito dell’arresto, i militari della compagnia di Siniscola avevano avviato le indagini per risalire alle persone che avevano procacciato l’arma clandestina riuscendo – in breve- ad individuarle. La procura di Nuoro, che ha diretto fin dal principio con la consueta risolutezza le attività investigative, concordando con le conclusioni dei carabinieri ha richiesto al Gip i provvedimenti cautelari che oggi sono stati eseguiti.

Il fucile era destinato a compiere – a breve - un omicidio, infatti, il Selis aveva in animo , con la complicità del Corrias di assassinare l’autore di un attentato incendiario nei confronti della sua vettura – peraltro non portato a conclusione- verificatosi alcuni giorni prima del loro arresto e mai denunciato alle forze di polizia.

I due avevano stabilito di rapire la vittima designata, condurla in un luogo isolato e qui ucciderla scempiandone successivamente il cadavere. L’azione di controllo del territorio dei carabinieri del comando provinciale di Nuoro e, in particolare in questa occasione, dei carabinieri della compagnia di Siniscola, combinata con gli spunti investigativi ha consentito non solo di recuperare un’arma clandestina ma, soprattutto, di impedire un altro efferato omicidio originato da banali motivi.

Al termine delle formalità di rito gli interessati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Nuoro

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