Confartigianato Imprese Sardegna riprende posizione chiedendo chiarezza alla Regione Sarda sui numeri della sperimentazione estiva della cosiddetta “Flotta Sarda”.
Si prosegue infatti la discussione su nuovi esperimenti ma, a distanza di 3 settimane dalla fine delle corse di Scintu e Dimonios, al di là di accenni generici, nessun dato ufficiale, e credibile, è stato fornito sulla riuscita ed economicità dell’operazione.
I dati parziali infatti sono reperibili, ma l’ufficialità da parte della Regione consentirebbe di evitare discussioni superficiali e decisioni improvvide.
Come noto, la Regione Sarda, nel corso dell’estate 2011, avendo preso atto in ritardo del problema del lievitare dei costi di trasporto marittimo da e per la Sardegna, e più in generale della reale difficoltà di passeggeri e operatori economici a fruire del trasporto a condizioni adeguate (per costi ed opportunità), ha deciso di intervenire direttamente finanziando in proprio (tramite la controllata SAREMAR) due linee marittime per tre mesi.
Confartigianato Imprese Sardegna ha espresso a suo tempo perplessità sull’operazione che snatura il compito dell’Istituzione Regionale. Essa, anziché utilizzare risorse pubbliche scarse per pagare le navi, dovrebbe garantire tramite le regole ed il loro rispetto il diritto dei sardi al trasporto a condizioni pari a quelle degli altri cittadini italiani.
Da questo punto di vista continua ad apparire assolutamente debole e remissiva la posizione della Regione rispetto alle azioni compiute dal Governo nella definizione della vicenda “Tirrenia”; operazione opaca che, in questi giorni, passa giustamente sotto la lente dell’Unione Europea.
Tuttavia, viste le rassicurazioni sull’economicità dell’operazione SAREMAR, più volte fornite dall’Amministrazione Regionale, Confartigianato Imprese Sardegna attende da settimane, come tutta l’opinione pubblica, i dati ufficiali completi, seppur provvisori dell’andamento della sperimentazione della “Flotta Sarda”.
E’ infatti incomprensibile che si parli di estendere all’inverno e per le merci (dal 10 di ottobre?) l’esperimento, mentre si subisce qualsiasi tipo di vessazione politica dal Governo, e non si conosca alcunché sui numeri veri generati in termini di costi e ricavi.
Il dibattito può avvenire solo con i numeri alla mano, che ormai sono verificabili e che la Regione farebbe bene ad esporre.
A parere di Confartigianato Imprese Sardegna questo è l’unico modo per evitare di prendere in giro l’opinione pubblica e le imprese.
A maggior ragione mentre, nelle linee della Manovra Finanziaria approvate in Giunta, vengono gravemente tagliati tutti i fondi per lo sviluppo e le imprese.
Attendendo i dati veri, infine, vale la pena di sottolineare che, per paradosso, se l’intervento della Regione risultasse così conveniente come viene dipinto, non si capirebbe perché non mettere a disposizione degli autotrasportatori navi merci per tutte le tratte ed in numero adeguato, e non una sola come paventato più volte dall’amministrazione. Com