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Calcio – Serie A

Dopo 17 anni e 8 sconfitte di fila il Napoli vince a San Siro contro l'Inter per la gioia dei 6mila tifosi azzurri presenti sugli spalti. Aldilà delle polemiche arbitrali, il Napoli ha meritato la vittoria. 

L'Inter di Ranieri, troppo presto esaltata dopo le vittorie conseguite a Bologna e Mosca, torna sulla terra e deve interrogarsi su un Forlan ancora lontano parente del bomber visto al Mondiale 2010. Senza Sneijder la luce fatica ad accendersi, Alvarez è ancora acerbo e non è bastato il rientro di Maicon sulla fascia. 

Il Napoli passa 3-0 sul campo dell'Inter nel secondo anticipo della sesta giornata, deciso si dai gol di Campagnaro, Maggio e Hamsik ma anche da un rigore (fallito da Hamsik e trasformato da Campagnaro) fischiato dal contestatissimo Rocchi che ha lasciato i nerazzurri in dieci per l'espulsione di Obi a cui ha fatto seguito, nell'intervallo, quella di Ranieri. Inter senza lo squalificato Ranocchia e gli indisponibili Sneijder e Thiago Motta ma con il rientrante Maicon, Napoli privo di Cavani e Dzemaili.

Assenze importanti che però non incidono in uno spettacolo subito godibile. Non che fiocchino le occasioni da gol, tutt'altro, ma i ritmi sono alti e nessuna delle due pretendenti rinuncia a far gioco.

L'equilibrio della partita si spezza solo al 42': Maggio è atterrato in area da Obi, per Rocchi è rigore e doppia ammonizione per il nigeriano, che lascia i suoi in dieci. Hamsik si incarica della battuta, Julio Cesar respinge e Campagnaro, entrato in area in netto anticipo, ribatte in rete. Vibranti le proteste di Zanetti e Julio Cesar sia per la rete partenopea che per un penalty considerato ingiusto (il fallo di Obi comincia fuori area), Rocchi espelle Ranieri al termine del primo minuto di recupero.

Nella ripresa l'Inter tenta la reazione ma il Napoli è letale in contropiede e, dopo una 'puntata' di Lavezzi, raddoppia all'11' con Maggio, abile nell'anticipare Nagatomo e battere Julio Cesar con un lob. Al 20' Zuniga si divora letteralmente il 3-0, Stankovic e Zarate hanno il compito di scuotere una squadra che però non riesce a sfondare il muro azzurro e che anzi rischia ogniqualvolta gli avversari avanzano. Come al 30', quando Lavezzi serve in profondità Hamsik, che ha tutto il tempo di mirare e siglare il 3-0 con cui termina la sfida. Davvero un bel regalo per il compleanno di Mazzari.