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Sanità – Assessiore De Francisci: “La Sardegna dev’essere fiera dell’ospedale Brotzu”.

L'assessore regionale della Sanità, Simona De Francisci, in visita questa mattina all'ospedale del capoluogo cagliaritano, ha dichiarato: "La Sardegna dev'essere fiera per l'ospedale Brotzu, che riesce a coniugare l'avanguardia tecnologica con l'attenzione per la persona e il paziente. La Regione e soprattutto i cittadini vogliono una sanità più umana e non solo attenta al contenimento dei costi. E' una sfida che una realtà come l'azienda ospedaliera di Cagliari sta affrontando e già con risultati positivi".

L'appuntamento di questa mattina inaugura una serie di sopralluoghi che l'assessore farà nelle prossime settimane nei diversi nosocomi della Sardegna, per vagliare di persona esigenze e problematiche delle numerose strutture della sanità isolana. Accompagnata dal direttore generale Antonio Garau, l'assessore ha prima incontrato i direttori dei reparti e i sindacati aziendali, poi ha visitato alcuni reparti (Radiologia, Urologia, Pediatria e Cardiologia pediatrica "che mi piacerebbe potenziare" ha detto l'assessore), riscontrando in molti casi l'eccellenza delle strutture e dei macchinari (ad esempio il robot per la chirurgia nelle sale operatorie) e la professionalità del personale medico e infermieristico.

"Più territorio per avere ospedali meno affollati di codici bianchi – ha sintetizzato l'assessore – grazie anche a investimenti mirati per gli hospice, case della salute, residenze sanitarie assistite. La strategia della Giunta Cappellacci intende seguire quattro direttrici: riorganizzazione della rete ospedaliera (che non significa chiudere ospedali), piano di governo delle liste di attesa da 21 milioni di euro, contenimento della spesa farmaceutica (presto porteremo in Giunta un'apposita delibera che a regime porterà un risparmio annuale di 20 milioni di euro), obiettivi e plafond ai direttori generali Asl per tagliare, quelli sì, gli sprechi".

"Nel prossimo bilancio - ha annunciato De Francisci - intendiamo raddoppiare i fondi", ha assicurato l'esponente della Giunta, ricordando che domani, primo ottobre, inizia il mese ufficiale per la prevenzione del tumore al seno: "Un motivo in più per non abbassare la guardia". Red.