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Putzu Confindustria Sardegna: Ancora una volta la politica sarda ha perso un’occasione preziosa.

“Avevamo gridato vittoria troppo presto quando la Commissione Autonomia del Consiglio regionale aveva dato il via libera al provvedimento che riduceva a 50 i consiglieri” questo il primo commento del Presidente degli Industriali sardi, Massimo Putzu, all’indomani della votazione che di fatto dà un duro colpo al tentativo di ridurre i costi della politica. “Un’occasione sprecata – prosegue Putzu –, l’ennesima, della politica sarda di dire a noi tutti che anche loro stanno facendo la propria parte in un momento drammatico per cittadini ed imprese. Invece, niente, fanno come se non gliene importasse nulla, come se fuori non stesse succedendo nulla”.

“Mentre ci sono famiglie che non arrivano alla fine del mese e imprese che non riescono a pagare i propri dipendenti, in Consiglio di traccheggia e si ritiene di poter continuare a spendere oltre 100 milioni di euro tra Consiglio Regionale e Giunta. Significa una costo pro capite, per ogni residente in Sardegna di 62,19 euro che ci pone al 3° posto in Italia, dopo Valle d’Aosta e Molise che hanno però rispettivamente 320.000 e 128.000 abitanti”.

“Significa 33,90 euro pro capite in più rispetto alla media nazionale, vale a dire 57 milioni di euro che si potrebbero e dovrebbero risparmiare. Nessuno pretende che ci si allinei a Emilia Romagna e Lombardia che hanno rispettivamente un costo procapite di 8,55 e 7,44, ma sarebbe bastato dare un segnale”.

“Invece, niente, neanche quello, anzi credo che ieri sia giunto un messaggio molto negativo: di una classe politica totalmente insensibile verso i problemi della propria regione”.

“Credo – ha concluso il Presidente di Confindustria Sardegna – che si stiano sottovalutando i segnali che provengono dalla società civile e dal mondo delle imprese. Eppure quanto sta accadendo in questi giorni dovrebbe far capire che forse la misura è colma e non è più tempo di rinvii, di tatticismi o di promesse, ma che è scoccata l’ora delle risposte ai problemi veri che affrontiamo quotidianamente”. Com