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Il malgoverno italiano fa schizzare l’inflazione giunta ai massimi dal 2008

Nuova impennata dei prezzi nel mese di settembre. Secondo le stime preliminari dell'Istat, questo mese l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), comprensivo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% rispetto al mese di agosto 2011 e del 3,1% su base annua (ad agosto si era registrato il 2,8%). Lo comunica l'Istat, precisando che si tratta del dato più alto "dall'ottobre del 2008 quando l'inflazione era al 3,5%". 

 S'impenna anche l'indice armonizzato dei prezzi al consumo per i Paesi dell'Unione europea: l'Ipca aumenta dell'1,9% su base mensile e del 3,5% su base annua. Il dato tendenziale è in "marcata accelerazione rispetto ad agosto 2011 (+2,3%)" e "il più alto da ottobre 2008 quando si era registrato il +3,6%". Secondo l'istitutPrezzio, la forte variazione congiunturale è "in gran parte dovuta al venir meno dei saldi stagionali". L'inflazione acquisita per il 2011 è pari al 2,6%. L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, sale al 2,5%, con un'accelerazione di tre decimi di punto percentuale rispetto ad agosto (2,2%).

Male anche l'Eurozona: nel mese di settembre l'inflazione è salita al 3% annuo dal 2,5% del mese di agosto. Lo comuinica Eurostat. Il dato è nettamente peggiore delle attese degli economisti che prevedevano un valore di 2,6%. Si tratta del livello massimo dall'ottobre 2008 (3,2%). 

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