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Sabato a Oristano Juan José Mosalini e la Grand Orchestre de Tango.

Grande serata di tango, sabato (primo ottobre) a Oristano: al Teatro Garau, con inizio alle 21, riflettori puntati su Juan José Mosalini e la sua Grand Orchestre de Tango. 

Organizza l'Ente concerti "Alba Pani Passino". Biglietti a 15 euro, ridotti (giovani e soci) a 12. Per info e prenotazioni si può telefonare dalle 9 alle 13 al numero 0783303966. Sabato prevendita al botteghino del Teatro Garau dalle 9 alle 13 e nel pomeriggio a partire dalle 17 (tel. 078378886).

Compositore, direttore d'orchestra, interprete ma anche didatta, Juan José Mosalini è artefice di svariati progetti artistici sul tango, di cui detiene una competenza vasta e rara. Classe 1943, argentino di nascita e formazione, ma trapiantato a Parigi dal 1977, è uno specialista del bandoneon, lo strumento simbolo del tango, che ha iniziato a suonare quando aveva appena otto anni e che sa aprire con sorprendente padronanza al repertorio tradizionale, al jazz come alla musica classica e contemporanea. 

E proprio il bandoneon ha un ruolo di primo piano nella Grand Orchestre de Tango di scena a Oristano, formazione che ha fondato nel 1992 e che rinnova la tradizione delle “Orquestas Tipicas” degli anni Quaranta e Cinquanta: sono infatti ben quattro i musicisti in organico a imbracciare lo strumento a mantice - Marisa Mercadé, Jean-Baptiste Henry e Carmela Delgado, oltre allo stesso Juan José Mosalini – accanto ai violini di Sébastien Couranjou, Juliette Wittendal, Anne Le Pape e Cécile Bourcier, alla viola diNicolas Peyrat, al violoncello di Marie-Claude Douvrain, al contrabbasso di Mauricio Angarita e al pianoforte di Diego Aubia. 

La cantante Sandra Rumolino e una coppia di danzatori, Maria Filali e Maximiliano Diaz Yahnel, completano l'"equipaggio" dell'Orchestra che sabato condurrà gli spettatori del Teatro Garau in un coinvolgente viaggio nell'universo del tango, con un programma che spazia da un classicissimo come "La cumparsita" di Gerardo Matos Rodriguez a brani originali dello stesso Mosalini attraverso pagine di musica di Julio De Caro, Anibal Troilo, Emilio Balcarce, Mariano Mores, Osvaldo Ruggiero, Julian Plaza, Osvaldo Tarantino, Raul Garello, Nestor Marconi e, immancabilmente, Astor Piazzolla.

Nato in Argentina nel 1943 da una famiglia di artigiani appassionati di musica, Juan José Mosalini viene iniziato al bandoneon e alla musica popolare argentina dal padre. A otto anni inizia a studiare lo strumento, a diciassette diventa professionista e nel 1961 raccoglie il primo premio in un concorso della televisione di Buenos Aires (''Nace una estrella'').

Tra il 1962 al 1976 lavora con i solisti e le orchestre più importanti d’Argentina. Compone, arrangia, interpreta e accompagna, tra gli altri, Josè Basso, Leopoldo Federico e Astor Piazzola, di cui diventerà amico intimo. Negli stessi anni fonda anche il quintetto Guardia Nueva, una delle esperienze più originali del tango d’avanguardia.

Nel 1977 si trasferisce definitivamente in Francia, che sceglie come nuova patria musicale. Qui incontra altri musicisti connazionali con cui crea Tiempo Argentino, che raccoglie un notevole consenso da parte della critica e tiene diverse tournée in Europa.

Nel 1978 fissa la sua ricerca in un album solistico, un autentico dialogo fra il musicista e il suo strumento, acclamato all’unanimità dalla critica. Nel 1980 fonda un nuovo ensemble, Canyenque, e due anni dopo il popolarissimo trio Mosalini-Beytelmann-Caratini (bandoneon - pianoforte - contrabbasso) con cui suona in tutti i continenti e registra, nel 1984, l'album “La Bordona”, seguito nel 1987 da '”Imagenes”'. Scrive anche diverse colonne sonore per film, tra cui “Double Face” e “Le quatrième pouvoir” di Serge Leroy, e “Cœur de marbre”' di Stéphane Kurc.

Nel 1992 fonda la Grand Orchestre de Tango, accolta subito da un grande successo, con cui registrerà gli album “Bordoneo y 900” (1994) e “Ciudad triste” (2001).

Nel 1994, in occasione di un omaggio ad Astor Piazzolla, forma un quintetto con Antonio Agri, che proseguirà il proprio percorso anche dopo la scomparsa del violinista attraverso il figlio, Pablo Agri.

Attivo anche nel campo didattico, Juan José Mosalini ha redatto un metodo per bandoneon commissionatogli dal Ministero della Cultura Francese e ha fondato (nel 1989) il primo corso d’Europa dedicato allo strumento. 

La sua passione per la musica in tutte le sue forme gli ha permesso di collaborare anche come solista con organici e musicisti di ambito “classico” come il Quatuor Enesco, l’Orchestre de Picardie, l'Orchestre National de Lille, l’Orchestre National Bordeaux-Aquitaine, l'Orchestre d'Annecy, l'Orchestre National de l'Ile de France, I Fiamminghi, la Camerata di Borgogna, l'Orchestra di Radio-France, l'Orchestra Sinfonica di Radio Stoccolma, l'Orchestra della Svizzera Romanda, l'Orchestra Nazionale dei Paesi della Loira, l'Orchestre de Basse-Normandie, l'Orchestra Nazionale del Belgio, l'Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese e la Mahler Orchestra diretta da Manfred Honeck.

Durante il festival ''Buenos Aires Tango'' Juan José Mosalini ha ricevuto la Medaglia della città di Buenos Aires come riconoscimento del suo lavoro di diffusione della musica argentina nel mondo. Com