Questa mattina la seduta del Consiglio regionale è ripresa con la discussione generale del Testo unificato 1-7 sulla riduzione da 80 a 50 del numero dei consiglieri.
Il capogruppo Idv, Adriano Salis, definendosi "uno dei padri della proposta", ha ricordato che non si è agito perchè "spinti dalla piazza", ma perchè il numero scelto è "una soluzione numericamente e politicamente assolutamente adeguata" alle condizioni della Sardegna.
Salis, rimarcando la differenza tra i comportamenti assunti in Prima Commissione e quelli emersi in Aula, ha auspicato una legge elettorale in grado di garantire le rappresentanze politiche, territoriali e di genere per recuperare autorevolezza: "Non siamo d'accordo a sospensioni sine die del processo di riforma", respingendo, quindi, l'ipotesi di un rinvio della proposta in esame in Commissione Autonomia. Red.