Alessandra Giudici, ha inviato oggi una lettera al presidente della Regione Sarda nella quale scrive: “Come purtroppo è noto a tutti il Nord Ovest Sardegna sta affrontando una crisi economica di enormi proporzioni. La fase di difficoltà non risparmia nessun comparto produttivo, colpendo mortalmente anche i settori che per decenni hanno rappresentato un traino per il territorio della Provincia di Sassari, sul piano economico e sul piano occupazionale. Tra questi riveste di certo un ruolo di straordinaria importanza il comparto dell’edilizia, la cui dinamicità e la cui vitalità è da sempre centrale per l’economia di tutta l’area e in particolare per il triangolo compreso tra Sassari, Alghero e Porto Torres.
Lo stato di grave preoccupazione e la dimensione stessa della crisi con cui il settore sta facendo i conti è testimoniata dal fatto che si è costituito di recente il Tavolo permanente del comparto delle costruzioni della Provincia di Sassari. È fatto di imprenditori e di lavoratori, di associazioni datoriali e di organizzazioni sindacali, che insieme nei mesi scorsi sono scesi in piazza per manifestare le stesse paure e avanzare le stesse richieste. Si sono costituiti in veri e propri Stati generali delle costruzioni della Provincia di Sassari, cui hanno aderito formalmente Ance Nord Sardegna (Confindustria), Aniem Provincia di Sassari (Confapi), Anaepa Provincia di Sassari (Confartigianato), Cna Costruzioni Provincia di Sassari, Alleanza delle Cooperative, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil.
Nel corso di questi ultimi mesi – precisa la Giudici - la Provincia di Sassari ha incontrato a più riprese i rappresentanti degli Stati generali delle Costruzioni, ha ascoltato le istanze provenienti da imprenditori e lavoratori, ha fatto proprie alcune delle richieste avanzate da associazioni datoriali e organizzazioni sindacali. Purtroppo però, come è emerso in maniera evidente nel corso dell’incontro avuto più di recente – che su richiesta del Tavolo permanente è stato allargato alla presenza dei sindaci di Sassari, Alghero e Porto Torres, ma che a breve dovrà interessare gli amministratori di tutto il Nord Ovest Sardegna – i vincoli di bilancio, sempre più stringenti, cui gli enti locali sono costretti impediscono di fatto di poter dare risposte concrete, immediate e soddisfacenti alle richieste di un comparto che, al contrario, merita la massima tutela proprio per quello che ha rappresentato e che continua a rappresentare per la nostra economia e per i livelli occupazionali, già deficitari, del nostro territorio.
Nonostante le tinte fosche – prosegue la presidente - del quadro complessivo emerso dal confronto con gli addetti ai lavori, nessuno intende arrendersi alle difficoltà. Per questo motivo l’incontro della scorsa settimana si è dedicato principalmente all’individuazione di possibili soluzioni a uno stato di empasse che, tra l’altro, rende molto difficile la vita stessa degli enti locali e la loro capacità di programmazione economica, finanziaria e amministrativa. È parere condiviso che possa essere proprio la Regione ad assumere decisioni che potrebbero favorire il ripristino di migliori condizioni di operatività per gli appalti pubblici, superando le difficoltà prodotte – a esercizio in corso – dalle norme relative al patto di stabilità interno per l’anno 2011.
La legge di stabilità, - conclude Alessandra Giudici - potenziando il ruolo delle Regioni, lascia intravedere il loro intervento come unica soluzione possibile al fine di consentire agli enti locali una nuova disponibilità finanziaria al fine di programmare i lavori pubblici, che oltre a essere necessari rappresentano da sempre una voce determinante per lo stato di salute del comparto edile. È per questo motivo che a nome di tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali coinvolti da questa delicata vertenza mi rivolgo a Lei, signor Presidente, per chiedere che si intervenga quanto prima per limitare i danni prodotti su enti locali, imprese, lavoratori e comunità provinciale dai limiti del Patto di stabilità. Ed è ancora a nome e per conto del Tavolo composto dagli Stati generali delle costruzioni e dagli amministratori locali che chiedo di valutare l’opportunità di un incontro nel corso del quale possano essere illustrate con la dovuta compiutezza gli impegni concreti che il Nord Ovest Sardegna si aspetta dalla Regione”. Red-com