Gli assessori provinciali alla Pubblica Istruzione, Gianfranca Logias, e ai Lavori Pubblici, Paolo Porcu, hanno visitato questa mattina gli Istituti Superiori di Sorgono, il Liceo Scientifico Costa Azara e l’Istituto Professionale Agrario, e hanno incontrato il Dirigente Scolastico, Francesco Mammoliti.
“La situazione è drammatica. - ha denunciato l’assessore Gianfranca Logias - Già nel mese di agosto la Provincia di Nuoro aveva segnalato la situazione relativa al Convitto dell’Istituto Agrario e, ad oggi, alla terza settimana dall’inizio del nuovo anno scolastico, non è stata ancora presa una decisione chiara e definitiva.
La sopravvivenza del Convitto è fondamentale per chi frequenta l'Istituto di Sorgono e rappresenta un presidio strategico contro la dispersione scolastica nel Mandrolisai - ha spiegato l’assessore Logias - A differenza dello scorso anno oggi i numeri minimi per l’attivazione sono stati rispettati ampiamente. Sono quaranta infatti i convittori, provenienti da diversi paesi della provincia e non solo, a vivere una situazione di totale incertezza che favorisce ulteriormente la dispersione scolastica nel territorio.
Questa situazione è vergognosa - ha ribadito l'assessore Logias - l’Ufficio Scolastico Regionale non può più aspettare a dare delle risposte. È necessario attivare immediatamente il Convitto e garantirne la sopravvivenza per non creare ulteriori danni ai ragazzi e alle loro famiglie. Ricordo che già l’anno scorso l’Assessore Milia si era preso l’impegno di garantire l’apertura e l’attivazione del Convitto. Oggi è chiamato a rispettare gli accordi presi e a restituire ai ragazzi del Mandrolisai il diritto ad un’istruzione che non sia più di serie b”.
“Un altro problema che ci è stato rappresentato oggi è inoltre quello degli spazi e del sovraffollamento delle classi - ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici della provincia di Nuoro, Paolo Porcu - I ragazzi del Liceo Scientifico sono infatti costretti a seguire le lezioni in due classi da 31 alunni ciascuna. La legge Gelmini va dunque ad incidere anche sul discorso logistico. Gli standard ministeriali non tengono conto delle condizioni reali, assolutamente inadeguate, in cui ci si ritrova a lavorare. Si tratta infatti di classi ingestibili anche dal punto di vista didattico”. Red-