“La Regione crede nel piano di rilancio della Carbosulcis e lo sostiene attraverso il progetto di ricerca e innovazione Co2 Capture and Storage (CCS Sulcis), connesso alla privatizzazione della miniera”.
Lo ha affermato l’assessore dell’Industria, Alessandra Zedda, nel corso dell’incontro con l’azienda e le rappresentanze sindacali convocate questa mattina nella sede dell’Assessorato per la vertenza Carbosulcis. “Per quanto riguarda la liberalizzazione della miniera - ha spiegato l’esponente dell’Esecutivo - stiamo seguendo la procedura di bando pubblico. Faremo il possibile per rispettare il termine del 31 dicembre, ma abbiamo prospettato al Mise l’eventualità di una richiesta di proroga di sei mesi”. “Per il rilancio dell’azienda - ha aggiunto Zedda - è indispensabile rendere l’organizzazione più efficiente razionalizzando i costi. Razionalizzazione che non significa riduzione, ma ottimizzazione delle risorse”.
Il management della Carbosulcis, in linea con l’assessore Zedda, ha confermato l’impegno dell’azienda nel contenere i costi, e ha assicurato ai sindacati che la razionalizzazione delle spese non riguarderà i livelli occupazionali e i sistemi di sicurezza che verranno invece rafforzati. Durante la riunione è stata ribadita la volontà dell’azienda di impiegare personale interno e chiarita la sua posizione finanziaria. Si è infatti sottolineato che la Carbosulcis ha sottoscritto la fideiussione richiesta dal Ministero, ed è in attesa di ricevere il finanziamento ministeriale di 25 milioni - al momento sospeso dall’Unione Europea - insieme all’integrazione di altri 30 milioni, che verranno svincolati a seguito del trasferimento della prima tranche. Risorse importanti che darebbero respiro all’azienda. I sindacati hanno chiesto all’azienda la possibilità di partecipare al processo di riorganizzazione aziendale, e all’assessore Zedda di accelerare i tempi della vertenza.