Silvio Lai, segretario regionale Pd Sardegna, e Luciano Mura, responsabile regionale bonifiche industriali, hanno così commentato la situazione relativa l'inquinamento industriale Eni: "Un danno irreversibile, una bomba ecologica, un'emergenza ambientale e sanitaria che non riguarda solo la zona industriale di Porto Torres, ma rilevanza regionale".
"Davanti ad uno scenario di questo tipo - hanno sottolineato i due - ci si dovrebbe aspettare una giunta regionale ed un assessore all'ambiente pronti ad intervenire, ad assumere decisioni immediate, a richiamare con forza la Syndial e il governo….e invece vediamo l'assessore Oppi occuparsi con forza e determinazione della spartizione dei cantieri forestali, in un continuato imbarazzante silenzio che dura da trenta mesi. Lascia realmente sgomenti l'immobilismo, il silenzio, l'inerzia del governatore, della giunta e dell'assessore all'ambiente. Da tempo è stata segnalata l'inefficacia della barriera idraulica voluta da Syndial per arginare e contenere l'inquinamento che dalla zona industriale di Porto Torres si riversa nelle falde. Oggi ci ritroviamo con una situazione fuori controllo e con la certificazione del fallimento della barriera. Ebbene, davanti a tutto questo ci chiediamo dove sia la regione…che cosa ha fatto fino ad oggi? Quali strumenti di controllo e verifica ha attivato? Quali interventi intende proporre nella conferenza decisoria, tenendo conto che a questa fondamentale riunione non è prevista la partecipazione dei rappresentanti del territorio ma appunto solo la regione ed il ministero? Ma chiediamo anche che fine abbia fatto l'accordo firmato nel 2009 dal Governo, dalla Regione e dagli EE.LL. del territorio che prevedeva un finanziamento di 6 milioni di euro per la messa in sicurezza, la bonifica e la verifica dell'inquinamento nelle aree esterne ed interne alla zona industriale. Quei soldi il Ministero non li ha mai accreditati e la regione si è guardata bene dal reclamarli".
"In attesa della solita non risposta, che come sempre lascia inalterata tutta la preoccupazione dei cittadini e paralizza il rilancio industriale delle aree, vogliamo ribadire - hanno concluso Lai e Mura - tutto la nostra contrarietà davanti all'ennesimo esempio di un presidente, di una giunta e di un assessore che non sono in grado di affrontare i problemi e le emergenze dell'isola. Alla loro totale assenza, sia nella fase decisionale che in quella di controllo, nonostante le sollecitazioni degli uffici, si aggiunge l'assoluta incapacità di richiamare alle proprie responsabilità Eni e Syndial…per non parlare del governo nazionale. Accettano passivamente che il territorio viva con una bomba ecologica nel sottosuolo e nella falda che continua ad essere alimentata. Un fatto di una gravità estrema che non si puó tollerare". Red.