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Inchiesta di Bari, ragazze sull’aereo presidenziale

Gianpaolo Tarantini propose al premier Silvio Berlusconi "di volare tutti insieme sull'aereo presidenziale, dicendo che le ragazze (che aveva reclutato) abitavano a Milano e facendo credere che lui, Tarantini stesso, aveva un impegno di lavoro in città l'indomani mattina". E' quanto si legge negli atti dell'inchiesta escort depositati ieri. 

I fatti si riferiscono al 26 novembre 2008 quando Berlusconi, che aveva organizzato una cena a Palazzo Grazioli, è costretto ad andare a Milano. E alla fine le ragazze, secondo quanto è scritto negli atti dell'inchiesta, volarono con Gianpi sull'aereo presidenziale.

Dice il premier a Tarantini: "Devo purtroppo partire per Milano, perché mi è successo un guaio su la devo essere domani mattina prestissimo e poi l'aereo c'è solo stasera, quindi purtroppo ho cambiato tutti i programmi e parto per Milano. Se tu credi di poter arrivare qui adesso e che vi offro che so un gelato".

"In questo frangente - annota la Guardia di finanza - Tarantini dimostrava di saper trarre il massimo vantaggio anche dalle situazioni apparentemente a lui sfavorevoli". Dice Tarantini al telefono al premier: "sennò veniamo insieme a lei a Milano (ride)". Rivolgendosi alla escort Marysthell e ad altre donne propone: "Andiamo a Milano, vi va? Con l'aereo con lui". Le sue interlocutrici rispondono di si e Gianpi comunica al Presidente, "va bene, se ci da' mezz'ora, il tempo di fare la valigia, veniamo".

Il gruppo giunge effettivamente "con l'aereo presidenziale a Milano" ma - annotano gli investigatori - salta la possibilità di "passare la serata con il presidente Berlusconi". Quindi, Tarantini trascorre la notte in un hotel milanese occupando una camera assieme a Maria Esther Garcia Polanco.

Il premier spudoratamente confida: Faccio il premier a tempo perso - "Vedi Marystell, io a tempo perso faccio il primo ministro". Silvio Berlusconi lo dice al telefono a Marystell Polanco, una delle ragazze che frequentavano le residenze del premier, finita anche nella vicenda di Ruby Rubacuori. L'intercettazione è allegata agli atti dell'inchiesta della procura di Bari, depositati ieri.

"Vedi Marystell - dice Berlusconi - io a tempo perso faccio il primo ministro e quindi me ne succedono di tutti i colori". 

Le ragazze che passavano la notte a palazzo Grazioli erano "foraggiatissime". Lo dice il premier Silvio Berlusconi nel corso di una telefonata con Giampaolo Tarantini. Un modo di dire che, secondo la Guardia di Finanza, allude al fatto che "era stato dato loro il necessario". La telefonata è del 17 ottobre 2010, alle 18.44 e a chiamare e' il capo del governo.

"Riferendosi alle ragazze che hanno trascorso la notte a palazzo Grazioli - riassume la Gdf - tra l'altro, sottolineava: 'guarda che hanno tutto per pagarsi tutto da sole queste qua eh', alludendo, evidentemente al fatto che era stato dato loro il necessario. Motivo per cui Tarantini non doveva sentirsi obbligato a corrispondere loro alcunché”.

Tarantini risponde così: "Si, ma stia tranquillo, presidente, non c'è problema". E Berlusconi aggiunge: "Eh, vabbè, ma non...non...coso...perché hanno...sono...sono foraggiatissime".

Il premier Silvio Berlusconi utilizzo' Carlo Rossella e Fabrizio Del Noce "per fornire alle ragazze lo stimolo a partecipare" alla cena del 23 settembre 2008 a Palazzo Grazioli. E' quanto è scritto negli atti giudiziari dell'inchiesta barese sulle escort depositati ieri.

"Che cosa dici - afferma al telefono Berlusconi parlando con Gianpaolo Tarantini - se chiamiamo anche Rossella che c'ha una ragazza che canta in Vaticano molto brava?", "magari invitiamo anche Fabrizio Del Noce, il direttore della fiction della Rete Uno della Rai?", "così le ragazze sentono che c'è qualcuno che ha il potere di farle lavorare".

"Ieri sera avevo la fila fuori dalla porta della camera...erano in undici...io me ne son fatte solo otto perché non potevo fare di più...non si può arrivare a tutto...". E' quanto dice il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Giampaolo Tarantini il primo dell'anno del 2009, parlando della serata precedente. La telefonata e' contenuta negli atti dell'inchiesta sulle escort che la procura di Bari ha depositato ieri.

Tarantini: non gli ho detto che le pagavo - "Io ho voluto conoscere il presidente Berlusconi ed a tal fine mi sono sottoposto a spese notevoli per entrare in confidenza con lui e sapendo del suo interesse verso il genere femminile non ho fatto altro che accompagnare da lui ragazze che presentavo come mie amiche tacendogli che a volte le retribuivo". Sono le dichiarazioni di Gianpaolo Tarantini rese ai pm di Bari che lo hanno interrogato il 29 luglio 2009 nell'ambito dell'inchiesta sulle escort portate a casa del premier.

Tarantini inoltre ammette che "il ricorso alle prostitute ed alla cocaina si inserisce in un mio progetto teso a realizzare una rete di connivenze nel settore della Pubblica amministrazione perché ho pensato - dice - che le ragazze e la cocaina fossero una chiave di accesso per il successo nella società”.

Silvio Berlusconi in auto con Guido Bertolaso chiama Gianpaolo Tarantini perché parli con il responsabile della Protezione civile. L'obiettivo perseguito dall'imprenditore pugliese, tramontato il progetto originario di candidarsi al Parlamento europeo nel 2009, e' quello - si legge negli atti dell'inchiesta di Bari depositati ieri - di "entrare nel circuito dei lavori per le grandi opere pubbliche, in particolare far parte della short list del Dipartimento della Protezione civile".

Il sogno di Gianpaolo Tarantini di far prostituire "in coppia" Manuela Arcuri e Francesca Lana in favore di Silvio Berlusconi rimase tale perché il 18 febbraio 2009 Berlusconi confidò a Gianpi di "essere rimasto molto indignato per la volgarità espressa dalla (donna) Manuela Arcuri nel corso di un'intervista rilasciata al programma televisivo 'Le Iene', ritenendola non più gradita, 'cancellata"'. E' quanto annota la Guardia di Finanza negli atti dell'inchiesta barese sulle escort.

Questo uno stralcio di un'intercettazione tra Berlusconi (B) e Tarantini (T): 
T: "pensa che quella si era.. si era.. voleva sta li quella sera"
B: "Meno male che non è stata qui, perché sennò... mi sarei sentito imbarazzato di essere andato con una t... così. Vabbè cancellata".
T: "E vabbè'.

In una precedente serata, organizzata pochi giorni prima - l'11 febbraio 2009 - "nonostante la preparazione scrupolosa dell'evento" l'occasione non fu sfruttata "a causa dell'inibizione dell'Arcuri provocata dalla presenza, quella sera, a Palazzo Grazioli di Paolo Berlusconi, che conosceva il manager dell'attrice (tale Tarallo)".

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