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Pluripregiudicato di Monastir arrestato dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia.

Poco la mezzanotte di oggi, i carabinieri della Stazione di Monastir (Ca), hanno tratto in arresto in flagranza di reato Antonio Zanda, di 44 anni, del paese, pluripregiudicato, colpito da avviso orale, per maltrattamenti in famiglia e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.

L'uomo, alle ore 22.30 circa di ieri, in evidente stato di ebbrezza, dopo essersi recato presso l'abitazione della propria zia paterna, a seguito di una discussione per futili motivi, l'ha aggredita colpendola con calci e pugni. La madre del 44enne, che in quel momento si trovava in compagnia della cognata, è intervenuta in difesa della vittima, venendo a sua volta strattonata e spintonata dal figlio.

L'aggressore si è, quindi, allontanato dall'abitazione per poi tornarvi poco dopo con in mano una falce: a questo punto, dopo aver brandito in aria il pericoloso arnese, ha minacciato di morte entrambe le donne.

Alcuni vicini richiamati dalle urla delle due vittime, hanno telefonato al 112 per raccontare quanto stesse accadendo.

La centrale operativa della compagnia di Dolianova ha immediatamente inviato sul posto una pattuglia della stazione cc di Monastir.

I militari, quindi, giunti sul posto, non hanno trovato l'aggressore poiché lo si era nel frattempo dileguato.

I carabinieri hanno avviato subito le ricerche dell'uomo, che è stato poi rintracciato, armato ancora di falce, mentre tentava di allontanarsi in quella via Lanusei. A quel punto lo hanno bloccato, disarmato e dichiarato in stato di arresto.

Le donne aggredite, nonostante i vistosi segni delle percosse subite, hanno rifiutato la consulenza medica. In caserma, poi, hanno raccontato che non era la prima volta che l'uomo le aveva malmenate. Nella stessa giornata di ieri, infatti, ad ora di pranzo, la madre del 44enne, sempre a seguito di una banale discussione, era stata spintonata e scaraventata a terra e per questo motivo si era recata a casa della cognata. In tarda serata, poi, la storia si è ripetuta e stavolta ad avere la peggio è stata la zia paterna.

L'uomo, in seguito, al termine delle formalità di rito, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Compagnia cc di Dolianova dove ha trascorso la notte, in attesa di essere giudicato con il rito direttissimo, fissato per questa mattina e durante il quale il Giudice ha convalidato l'arresto, disponendo che l'uomo entro lunedì trovi un'abitazione differente da quella della madre ed imponendogli inoltre il divieto di avvicinarsi ai familiari e alle loro abitazioni.