Avvio a brevissimo dei lavori della Commissione per la valutazione epidemiologica sulle popolazioni residenti nelle aree adiacenti a installazioni militari di tutta la Sardegna, con analisi mirate sia per le leucemie e linfomi particolarmente rilevanti in quelle aree, sia per altre patologie prevalenti nella popolazione. Lo ha annunciato questa mattina l’assessore regionale della Sanità, Simona De Francisci, incontrando a Cagliari i rappresentanti del comitato Gettiamo le Basi e dell’associazione delle famiglie di militari morti.
La Commissione, istituita con decreto assessoriale dello scorso 17 maggio, avvierà i suoi lavori nonostante l’Istituto Superiore di Sanità, già sollecitato formalmente, non abbia ancora provveduto a indicare un suo rappresentante previsto all’interno del comitato scientifico di supervisione delle attività, composto anche da esperti già indicati dall'Associazione italiana dei Registri tumori e dal Dipartimento di Statistica dell'Università di Firenze. “La Regione intende accelerare e procedere operativamente – ha sottolineato l’assessore – per capire ciò che succede non solo a Quirra e dintorni, ma anche a Teulada, Capo Frasca e le altre zone della Sardegna interessate da attività militari. Si indagherà non solo sui linfomi e le leucemie che hanno colpito militari e civili, ma anche sulle altre patologie che risultassero di particolare impatto in quelle popolazioni. L’obiettivo della Commissione è duplice: fare chiarezza il più possibile sulle morti e sul carico di malattia in quelle popolazioni e avviare un sistema di sorveglianza sanitaria mirato a verificare l'insorgenza anomala di patologie in chi opera e vive vicino ad aree militari”. Red