Ancora oggi leggiamo la pubblicità istituzionale della Regione in cui si afferma testualmente: "La Sardegna è il suo paesaggio, come ciascuno di noi è il suo volto, con il occhi grandi e il naso storto, i capelli scuri e la pelle olivastra. Il paesaggio è identità"; mettendo da parte le condivisibili osservazioni presentate oggi dal centro sinistra sui costi e i contenuti di questa campagna pubblicitaria, sarebbe utile capire come si concilia questa descrizione poetica e antropologica della Sardegna con la legge di sviluppo turistico approvata ieri per la realizzazione di campi verdi da golf.
Il "piano di sviluppo turistico attraverso il golf" è quanto di più lontano possa esserci dagli intenti dichiarati e diffusi dalla stessa Giunta nella sua campagna pubblicitaria, in quanto modifica sostanzialmente il paesaggio sardo e sfrutta le poche risorse idriche presenti nel territorio. Inoltre all'interno di questo modello di sviluppo turistico non si costruiscono le condizione per dare ai lavoratori sardi la possibilità di essere attori principali di un turismo attento al territorio e alle sue specificità, per l'ennesima volta si propone un ruolo di subalterno e marginale alle potenzialità lavorative e creative delle lavoratrici e dei lavoratori sardi.
Di fronte alla dismissione di tutto il settore produttivo industriale questa Giunta continua a non predisporre un piano di sviluppo economico e per il lavoro alternativo, basato sulle risorse reali e conforme all'esigenza occupazionale dell'Isola, dai tagli contenuti nella nuova finanziaria dei fondi europei all'improvvisazione nel cercare di arginare le difficoltà del trasporto commerciale questo Governo dimostra la sua totale inadeguatezza. Il Partito della Rifondazione Comunista chiede a tutte le forze politiche di opposizione un impegno per mettere a nudo e svelareunitariamente e in ogni occasione la natura clientelare e dannosa delle scelte politiche della maggioranza regionale, tanto più ora con l'acuirsi della crisi economica. Com