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Meme – Arte contemporanea e prossima presenta “Troppe chiacchiere – innesti urbani” un progetto di Giorgia Atzeni

Dopo la pausa estiva, il 14 settembre 2011 riapre "Meme - arte contemporanea e prossima".

Per l'occasione la stagione autunnale verrà inaugurata dalla mostra interattiva "Troppe chiacchiere", un progetto di Giorgia Atzeni, una wunderkammer ricca di personaggi, oggetti e baloons parlanti, tutti rigorosamente di cartone dipinto.

L'idea (si ricollega) si sviluppa e contribuisce al recentissimo progetto "INNESTARE" dell'artista Cecilia Viganò, nato durante il cantiere creativo "Milano e Oltre, creatività giovanile verso nuove ecologie urbane" curato da Connecting Cultures in un quartiere periferico Milanese, da ultimo reinterpretato dall'illustratrice cagliaritana che, nel periodo estivo, ha deciso di decorare i muri del capoluogo isolano, alcune città italiane ed europee (grazie anche all'aiuto di alcuni amici dalla valigia disponibile) con alcuni "innesti-urbani", ossia delle piccole installazioni cartonate, "amovibili", raffiguranti bambine, mostri, tazzine e caffettiere "inserite nelle fenditure del reale con l'intenzione di stimolare meraviglia e immaginazione in chi osserva".

Si tratta di interventi a "corta conservazione" prevalentemente sui muri delle città, documentati attraverso la fotografia che si trasforma in indizio e poi lasciati al loro naturale "ciclo vitale". Le fotografie/indizi, corredati da una vaga indicazione stradale per l'individuazione del luogo, vengono poi pubblicate sul web per generare una rete di persone attente che, seguendo gli indizi, si muovono verso i luoghi indicati scoprono e passano parola.Per l'occasione, la nuova coloratissima serie di innesti, passando per alcune strade dei quartieri Marina e Stampace della città di Cagliari, si fermerà al MEME alla ricerca di nuovi "traghettatori", curiosi che desiderino far ripartire il loro personaggio preferito, scelto fra quelli disponibili in mostra, verso altri quartieri cittadini o altre città. L'Innesto diventa anche il pretesto per spostare l'attenzione delle persone verso luoghi non conosciuti e non frequentati e giocare con l'arte in maniera ecosostenibile, usando l'ambiente circostante ma rispettandolo.

La mostra sarà arricchita dalle parole di alcuni testimoni d'eccezione, Francesco Abate (scrittore), Andrea Mameli (giornalista scientifico), Margherita Zanardi (intellettuale sostenibile), Maria Pina Usai (architetto paesaggista), Gigliola Sulis (ricercatrice), Massimo Aresu (insegnante), Marcello Verona (open government developer) che racconteranno il loro incontro con un innesto. Il giorno dell'inaugurazione partirà anche il sito www.disinnestiurbani.it, ideato da Marcello Verona per mappare gli avvistamenti dei personaggini, segnalare le loro adozioni clandestine o lasciare un commento sul proprio "innesto" preferito. Com