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Sanciu: chi ha provocato il crollo del traffico passeggeri e merci nei porti galluresi deve risarcire la Sardegna.

“Il crollo del traffico passeggeri e merci nei porti galluresi evidenziato dall’Autorità portuale del Nord Sardegna costituisce un grave danno per l’economia del nostro territorio e di tutta la nostra regione che richiede immediati provvedimenti , in particolare individuando coloro che sono stati artefici di questo disastro ed avviare nei loro confronti un’azione risarcitoria”.

 

Il Presidente della Provincia Olbia Tempio Fedele Sanciu analizza la cifra fornita dall’Authority che parla di un calo negli arrivi di circa il 35% nel porto dell’isola Bianca che rischia di compromettere seriamente il futuro dello stesso scalo portuale oltre a provocare danni a catena su tutti i comparti.

 

“La decisione scellerata da parte di un presunto cartello di armatori di aumentare in maniera spropositata le tariffe dei biglietti da e per la Sardegna ha provocato danni incalcolabili perché ha tagliato fuori una enorme fascia di turismo che faceva muovere l’economia del nostro territorio. Inoltre ha messo in crisi gli autotrasportatori che dai distretti economici e non solo, vivono sull’import-export delle merci verso il continente”. 

 

“La geniale intuizione della flotta sarda, gestita da Saremar per conto della Regione – prosegue Sanciu – ha contenuto i danni e ha calmierato il mercato, questo lo possiamo vedere a Golfo Aranci  dove la flessione è stata minore, ma questo non basta, ora la Regione deve attivarsi per mettere in pratica tutta una serie di azioni volte ad ottenere il risarcimento da chi ha la responsabilità di questo danno economico per la Sardegna”.

 

“Ci sono armatori che dopo aver messo in pratica una politica commerciale che potremmo definire  piratesca, abbassando le tariffe prima con promozioni ‘civetta’ per conquistare fette di mercato e dopo improvvisamente elevando i prezzi (cosa non accaduta nel resto d’Europa), per tentare di ricavare  enormi profitti, hanno costruito un boomerang per la loro stessa politica economica oltre che per tutta la Regione”.

 

“Il fatto poi che ci sia chi con una flotta di rimorchiatori controlla tutti i porti della Sardegna,  lascia i propri traghetti fermi giorni e giorni nel porto dell’Isola Bianca occupando tutti gli spazi, controlla la società di gestione dello scalo e ora fa parte anche dell’azionariato della nuova compagnia Tirrenia  – conclude il Presidente della Provincia Olbia Tempio - merita una profonda riflessione ed un intervento deciso per rompere quello che di fatto è un monopolio che tiene bloccata l’isola e continua creare enormi danni”. Red