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La Fmi avverte l’Italia: “Se la crisi si avvita, la politica, dopo, potrà fare poco”

"Se la crescita continua a perdere slancio, i problemi di bilancio sono destinati a peggiorare, le sostenibilita fiscali saranno minacciate, il ruolo della politica nei salvataggi scomparirà". Christine Lagarde, direttore dell'Fmi, avverte i governi dal Royal institute for international affairs, a Londra.

"Il mondo soffre in modo collettivo di una crisi di fiducia a fronte del deterioramento delle prospettive e in ragione della bonta dei debiti sovrani dei vari stati e di quelli delle banche", aggiunge Lagarde nell'intervento alla Chatman house. "Tutto questo accade in un'epoca in cui le azioni della politica - prosegue Lagarde - hanno un rapporto molto più stretto rispetto a prima della crisi".

Lagarde ha spiegato che ci sono banche in Europa che necessitano di un aumento di capitale. Diversi Paesi dell'area euro, inoltre, hanno bisogno di una nuova correzione dei conti pubblici, e i Diciassette presentano rischi sia sul fronte del debito sovrano che delle banche, colpiti da una crisi di fiducia.

"Le cose vanno meglio nelle economie emergenti", ha proseguito Lagarde, ma in alcuni Paesi "la crescita è troppo rapida, e la politica deve evitare ogni rischio di surriscaldamento della situazione". Lagarde segnala anche come le economie più votate all'export stiano aumentando la domanda interna, e ciò potrebbe portare a un equilibrio della concorrenza per rendere la crescita più solida.