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Chimica verde, il nord ovest Sardegna indica il percorso per tutelare l’indotto durante la transizione

Un percorso concordato per gestire, numeri alla mano, la delicata fase di transizione occupazionale che il polo petrolchimico di Porto Torres sta vivendo in seguito all’avvio del progetto di riconversione degli impianti e la realizzazione di una filiera per la produzione di “chimica verde”. È l’obiettivo del gruppo di lavoro costituito da Provincia di Sassari, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali del territorio con lo scopo di tutelare le imprese e i lavoratori dell’indotto che ruota attorno alle attività del principale polo industriale del Nord Ovest Sardegna. Dopo due distinti incontri preparatori, che la Provincia ha avuto con i rappresentanti del mondo economico e con i sindacati, ieri il gruppo si è incontrato al gran completo nella sala Campus del palazzo della Provincia.

Attorno al tavolo coordinato dal presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, e dall’assessore provinciale del Lavoro, Rosario Musmeci, si sono incontrati il presidente di Confindustria Nord Sardegna, Pier Luigi Pinna, accompagnato dal direttore, Marco Tarantola, e da Giampiero Salerno e Giansimone Masia, Alessandro Mura di Confapi Sassari, Gian Luigi Tolu di Confcommercio Nord Sardegna, Benedetto Sechi di Legacoop, Antonio Colombo della Confcooperative e Luigi Chessa in rappresentanza della Camera di Commercio. Erano presenti il segretario territoriale della Cgil, Antonio Rudas, Salvatore Frulio della Fillea Cgil, Gavino Doppiu della Fiom Cgil, Sebastiano Crosa della Filcams Cgil, Arnaldo Boeddu della Filt Cgil, Massimiliano Muretti della Filctem Cgil ed Enrico Pescio della Filcte Cgil. A rappresentare la Cisl il segretario territoriale, Gavino Carta ed Emily Uda, mentre per le categorie c’erano Alessandro Marcellino della Fisascat Cisl, Giuliano Deliperi della Fit Cisl, Pietro Doro della Filca Cisl, Pietro Petretto della Fsm Cisl e Luca Velluto della Femca Cisl. La Uil era rappresentata da Marco Foddai, accompagnato da Salvatore Billi della Uilm, Giampiero Manai della Uiltucs Uil, Graziano Pazzona della Uiltucs Uil e Giovanni Tavera della Uilcem Uil.

Al termine dell’incontro tutte le parti hanno sottoscritto un documento che indica chiaramente la linea d’azione che il territorio intende seguire nel confronto con la Regione e con il Gruppo Eni per tutelare al meglio i lavoratori e le imprese coinvolte nella filiera produttiva del polo petrolchimico. Il tavolo, che si è aggiornato a lunedì prossimo, lancia un appello a tutte le imprese e ai lavoratori che non sono rappresentati da nessuno dei soggetti che hanno partecipato agli incontri, in modo tale da poter coinvolgere anche loro nel processo avviato col preciso obiettivo di fare in modo che la fase di riconversione proceda nei tempi e nei modi stabiliti dagli accordi sinora sottoscritti, garantendo già da subito gli strumenti di tutela più efficaci e utili per tutti i lavoratori. Com

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