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Contro il caro libro i Giovani Comunisti organizzano in Sardegna i mercatini del libro usato

I Giovani Comunisti Sardi rilanciano l'attività politica con il mercatino del libro usato per le scuole medie e superiori.

Quest'anno in Sardegna sono già cinque le sedi del mercatino del libro usato, dopo quella di Cagliari che è arrivata al sesto appuntamento consecutivo, i mercatini saranno presenti anche a Sinnai (CA), Sestu (CA) e San Gavino (Mediocampidano) e Oristano.

A Cagliari (Via Doberdò 101 - presso il Circolo Gramsci) dal 5 Settembre è già attivo lo sportello per chi cerca e per chi vuole vendere i propri testi usati. La tecnica è sempre la stessa: l'acquisto dei testi usati a metà del prezzo di copertina e la modalità del conto vendita per chi invece vuole venderli. Sarà possibile lasciare i libri al circolo e alla fine del mercatino riprendersi il ricavato di quelli venduti.

Mercatini dunque anche a Sinnai (Via Bonarba, 14 presso il Circolo PRC Guevara), a Sestu (Via Parrocchia, 11 presso la "Compagnia del Cocomero"), a San Gavino (Via Torino, 54 - fronte ex stazione ferroviaria) e a Oristano (Presso la sede COBAS in Via Diego Contini, 63).

Le date di apertura e ogni altro dettaglio è visualizzabile sul sito dei Giovani Comunisti o all'indirizzo web www.LibriLiberiSardegna.info

Anche quest'anno combattere il carovita e il caro libri diviene per noi studenti comunisti una priorità. Il mercatino nasce con l'intento di arginare il costo dei libri e di proporre con un'iniziativa semplice, un'alternativa mutualistica alle speculazioni editoriali e al costo sempre maggiore della vita.

La crisi nazionale che stiamo vivendo, tra cassintegrazione, precariato e disoccupazione, ostacola il diritto ad una cultura e un'istruzione libere e per tutti. Le scelte politiche ed economiche adottate in questi ultimi anni dal Governo Berlusconi e dai suoi Ministri, per tappare i buchi e il debito pubblico, non hanno fatto altro che peggiorare una situazione sempre più tragica per le famiglie italiane.

Qua in Sardegna la situazione è addirittura peggio: i tagli del ministro Gelmini prevedono ulteriori tagli al personale e ai finanziamenti per la scuola pubblica sarda, causando un peggioramento dell'offerta formativa e una diminuzione del numero di scuole nell'isola.

Inoltre i recentissimi aumenti previsti dalla Giunta regionale sui mezzi pubblici (con picchi che arrivano anche al 70%) incidono ulteriormente sugli stipendi sempre più magri delle famiglie sarde.

Si innesta così un circolo vizioso, una famiglia pagherà di più sulle tasse per iscrivere i propri figli a scuola e sui costi dei trasporti per arrivare ad una scuola più lontana da casa, in aggiunta a mutui o affitti cosicché la situazione diventa drammatica. In poche parole il caro libri si aggiunge alle sempre più onerose voci del caro vita e per combatterlo la soluzione migliore è al momento rappresentata dalla diffusione del libro usato.

Come Rifondazione Comunista e Federazione della Sinistra da tempo proponiamo il comodato d'uso e chiediamo la distribuzione gratuita dei testi scolastici e universitari per le famiglie con il reddito più basso e politiche sociali che combattano la crisi anche nel mondo della scuola. Com