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Sciopero della Cgil; “Basta manovre depressive

"Quando si è sull'orlo dell'abisso bisogna fare un passo indietro". Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in corteo a Roma per lo sciopero generale proclamato dal suo sindacato contro la manovra, vede un'Italia "in una situazione molto difficile. Per questo - dice - abbiamo proposto una contromanovra che ha esattamente gli stessi saldi, perché pensiamo che bisogna intervenire rapidamente ma se si fa il passo sbagliato si entra nell'abisso, invece che fare un passo indietro", aggiunge Camusso. 

Dopo aver seguito il corteo fino al Colosseo, corteo aperto dallo striscione "cambiare la manovra per dare un futuro al paese; più crescita, più occupazione, più sviluppo", Camusso dal palco ha attaccato duramente il Governo, colpevole a suo giudizio di una manovra depressiva che va contro i diritti dei lavoratori.

Camusso ha respinto l'accusa alla Cgil di essere "irresposnabile" per aver proclamato oggi lo sciopero generale. "Irresponsabile non è chi dice se un'altra strada e' possibile", ha detto il segretario della Cgil: "E' questa manovra ad essere ingiusta, iniqua, inutile, incivile e irresponsabile", ha aggiunto.

"Se il parlamento non stralcia l'articolo 8, useremo tutte le strade per cancellarlo", ha detto Camusso. La Cgil intende dunque ricorrere alla "Corte Costituzionale e alla Corte di Giustizia" perché "questa vergogna dell'articolo 8 (della manovra) 

deve essere cancellata, e lo diciamo anche a Confindustria". La Camusso si domanda a cosa serva l'articolo 8 della manovra economica, se non a "indebolire il contratto nazionale e la contrattazione sindacale" e sottolinea che la norma in questione "cancella non solo l'articolo 18 ma tutto lo Statuto dei lavoratori". Red

 

"Sciopero Cgil, il Pd c'è: "Facciamo vedere che siamo svegli"

Bisogna leggere gli sms dei lavoratori al sito web della Cgil per entrare nelle menti e nei cuori di chi oggi scende in piazza contro la manovra. "Sono preoccupato per il futuro dell'Italia, mio e dei miei figli" scrive uno; "una giornata di salario persa? Non un sacrificio, ma un investimento per il presente e il futuro. Avanti Compagni! Tutti in piazza! Andrea, impiegato, Padova"; "Il governo pensava che gli italiani dormissero sotto gli ombrelloni mentre loro studiavano come fregarci....? Facciamo vedere che siamo svegli e che abbiamo gli occhi bene aperti sui nostri diritti, e non intendiamo farcene derubare!!", dice un altro. 

Tra le iniziative più significative ed originali avviate dalla Cgil in preparazione dello sciopero generale di oggi, le 'notti bianche' organizzate dalla Fiom Cgil davanti ad alcuni stabilimenti produttivi metalmeccanici a Torino, Milano e Bologna e che si concluderanno questa sera alle ore 18 a piazza Navona, a Roma. A Ferrara, invece, è andato in scena il funerale del lavoro pubblico, con tanto di bare di cartone e seguito di vedove affrante. A Lecco, invece, la Cgil ha dato vita ad un flash mob mentre a Cagliari si è tenuta la 'Giornata della sensibilizzazione' con oltre 800 delegati impegnati ad organizzare punti di discussione e di informazione in molteplici luoghi della città. 

 "Non entro nell'autonomia della Cgil: se ha ritenuto che ci fossero i motivi per fare uno sciopero generale è nel diritto farlo. Trovo però inopportuna l'adesione da parte di alcuni partiti politici", dice al Messaggero il senatore Nicola Rossi, ex Pd ora nel gruppo misto, spiegando che la sua contrarietà alla manifestazione è "perché il luogo della politica è il Parlamento e, soprattutto ora, il compito di tutti è quello di portare a termine la manovra nei tempi più rapidi possibili". "Purtroppo -aggiunge Rossi- questo sciopero generale mi ricorda un film già visto".