“Negli ultimi due anni e mezzo la Regione e questa Giunta hanno messo in campo ingenti risorse finanziarie e numerosi strumenti operativi per arginare la povertà e aiutare così chi ha più bisogno e, allo stesso tempo, per sostenere le famiglie, le donne e le fasce deboli del nostro tessuto sociale. Sempre con la persona al centro di ogni politica sociale della Giunta. Perché se è vero che occorre un intervento tempestivo sul quotidiano, è altrettanto importante non smettere di investire su azioni di prospettiva. Chi oggi ha marciato a Zuri, sfidando la pioggia, ha richiamato noi tutti – istituzioni, forze sociali, cittadini – a una riflessione su come si possa operare per contrastare ancor più efficacemente il fenomeno della povertà e per sostenere concretamente la cellula che sta alla base della nostra società: la famiglia. Sono obiettivi che la politica a tutti i livelli si prefigge di raggiungere ma che vedono nella Regione e negli enti locali di ogni singolo territorio i punti di riferimento per le comunità, ognuna con le sue specificità ed esigenze”. È il commento dell’assessore regionale della Sanità e Assistenza sociale, Simona De Francisci, in occasione dell’appuntamento svoltosi in mattinata nell’Alto Oristanese.
“Contro le povertà estreme – ricorda l’assessore - la Regione mette a disposizione 30 milioni di euro e altre leggi di settore. Certo, non è una somma che purtroppo possa mettere fine al fenomeno, ma spesso si rivela decisiva per erogare sussidi a favore di persone e nuclei familiari bisognosi o per far fronte alle spese di ogni giorno. Ed è una cifra comunque importante in tempi di tagli soprattutto a livello nazionale”.
Stiamo operando anche con un sistema di servizi che pone sempre al centro la persona e la famiglia. Programmi come “Ore preziose” (nuovo bando in pubblicazione la prossima settimana), che prevede contributi per l’acquisto di servizi socio-educativi alla prima infanzia, o “Conciliando”, per chi cerca lavoro, sono solo due tra gli strumenti che hanno interessato numerose famiglie e lavoratori svantaggiati della Sardegna. Altro punto cardine sul quale la Giunta sta intervenendo è il potenziamento dei servizi socio-sanitari nei territori, riferimenti irrinunciabili specie in piccole comunità o situate in zone periferiche. Pensiamo ai consultori, che in futuro saranno sempre più Centri di ascolto assolvendo così una funzione soprattutto sociale nei confronti di giovani donne (spesso madri) e in generale di chi ha bisogno”.