La lotta all'evasione fiscale potrebbe portare più soldi rispetto ai 2,3 miliardi di euro che si prevedeva di ottenere con il 'vecchio' contributo di solidarietà. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, al 44esimo incontro nazionale di studi organizzato dalle Acli a Castel Gandolfo.
"Quei soldi arriveranno sicuramente - ha spiegato - sono assolutamente coperti. Io penso che ne arriveranno molti di più, assolutamente di più nella logica della prevenzione". Con il contributo di solidarietà si prevedeva di ottenere 700 milioni di euro nel 2012 e 1,6 miliardi nel 2013. "Questa mi sembra una riforma strutturale che va nel senso dell'equità", ha aggiunto Tremonti.
Nel contrasto all'evasione fiscale, ha poi detto Tremonti, saranno maggiormente coinvolti anche i Comuni perché "in Italia ci sono 4 milioni di partite Iva" e il controllo dell'Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza "non è più sufficiente". Serve, ha insistito, "qualcosa di più prossimo, così come è in tutti i Paesi occidentali" e "come era una volta e come deve essere perché non si può fare affidamento solo a due strutture centrali".
Cordiale scambio di battute tra il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, e un gruppo di partecipanti al 44esimo Incontro nazionale di studi organizzato dalle Acli a Castel Gandolfo. 'Anche i ricchi paghino', era scritto su un cartello mostrato al ministro dai rappresentanti delle Acli di Arezzo. "Sono d'accordo anche io", ha risposto Tremonti che è stato accolto da un lungo applauso della platea.
Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dopo il vertice di Parigi non ha parlato con alcun giornalista. Le frasi che gli vengono attribuite stamani, in particolare quelle che riguarderebbero un presunto e inesistente contrasto con il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, non sono state mai da lui pronunciate né tantomeno pensate.
È quanto si legge in una nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri.