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Domani a Orosei Angelo Lazzeri e Salvatore Maltana in duo (ore 19).

Due diversi appuntamenti in programma domani (martedì 30) per la rassegna di concerti collegata al seminario jazz di Nuoro, l'iniziativa didattica coordinata da Paolo Fresu che da mercoledì scorso (e fino a sabato prossimo) sta vivendo nel capoluogo barbaricino la sua ventitreesima edizione.

Alle 19 si recupera a Orosei la serata cancellata sabato per rispetto del lutto cittadino proclamato per la scomparsa del parroco don Bacchitta: nella Casa Cabras, con ingresso gratuito, è di scena un duo formato dal chitarrista Angelo Lazzeri e dal contrabbassista Salvatore Maltana, già apprezzati con i rispettivi trii in alcune delle serate precedenti della rassegna.

Nuoro, alle 21:30, si accendono invece i riflettori nel cortile della casa natale di Grazia Deledda per illuminare il solo di un grande protagonista sardo della scena jazzistica internazionale degli ultimi trent'anni, Antonello Salis

Classe 1950, il pianista e fisarmonicista di Villamar, ha mosso i primi passi della sua carriera sul fronte del beat e del rock suonando, tra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta, in diversi gruppi della scena isolana dell’epoca prima di approdare, nel 1973, all'esperienza Cadmo col bassista Riccardo Lay e il batterista Mario Paliano: uno dei capitoli più interessanti della storia del jazz italiano del tempo. Nel 1977 Antonello Salis inaugura il duo (tuttora in attività) con un altro sardo, il sassofonista Sandro Satta; un anno dopo fa il suo debutto in piano solo. Si precisa così la sua identità artistica: un'identità che sa esprimersi compiutamente sia al pianoforte che alla fisarmonica, lo strumento sul quale aveva imparato da bambino i primi rudimenti musicali e che riscopre alla fine degli anni Settanta, trovando la sua dimensione ideale nel solo e in formazioni ristrette. Tra i suoi progetti attuali, spiccano non a caso i duo con Furio Di Castri, con Fabrizio Bosso, con Gianluca Petrella, con Paolo Angeli.

La sua straordinaria versatilità lo porta a calarsi con naturalezza nei più diversi contesti: nel curriculum di Antonello Salis ecco dunque tante esperienze al fianco di nomi eccellenti del jazz italiano (Enrico Rava, Paolo Fresu, Massimo Urbani, Riccardo Fassi, Paolino Dalla Porta, Rita Marcotulli, Pino Minafra) e internazionale (Evan Parker, Javier Girotto e gli Aires Tango, Anouar Brahem, Michel Portal, Lester Bowie e l'Art Ensemble Of Chicago, Don Cherry, Don Pullen, Billy Hart, Ed Blackwell, Billy Cobham, Han Bennink, Nana Vasconcelos, Cecil Taylor, Pat Metheny). Tra gli allori nel suo palmarès, il premio “Django d’or” 2005 per l’Italia, il Premio alla carriera all'European Jazz Expo 2008 di Cagliari e il Top Jazz 2008 come miglior strumentista alle tastiere-piano-fisarmonica. Red

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