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Incendi Sardegna: continua l’emergenza, le fiamme hanno anche sfiorato il Policlinico di Monserrato.

Il tremendo caldo afoso di questi giorni in Sardegna ha fatto veramente paura. Si sono toccate punte di quasi 50 gradi con un tasso di umidità arrivando quasi al 100%. Circa 10 giorni di ‘passione’ che durante i quali è  aumentato in modo esponenziale il pericolo degli incendi e che poi puntualmente si sono verificati. Sia per cause normali che per la mancanza di attenzione degli abitanti e dei turisti ed, infine, per l’azione criminale dei piromani che di solito si accaniscono di più nei giorni di grande caldo sicuri che la loro ‘opera’ causerà ancora più devastazione ambientale e danni economici.

In tutto questo è appunto continuata l’emergenza incendi, che pare ormai endemica dell’Isola, interessandola tutta. Dall’estremo a quello del Nord. E anche ieri è stata una giornata campale con i vigili del fuoco che hanno salvato una famiglia di Pabillonis la cui villetta è stata accerchiata dalle fiamme. Un rogo ha paralizzato la statale 554 minacciando il Policlinico di Monserrato. La polizia municipale ha deviato il traffico per permettere le operazioni di spegnimento. Un vasto incendio è scoppiato anche alla periferia di Olbia, nei pressi dell'Auchan. Turisti in fuga da Piscina Rei.

Uomini e mezzi del Corpo Forestale della regione, Protezione Civile e Vigili del Fuoco sono stati impegnati da ieri mattina in numerosi centri dell'Isola, prima per le operazioni di bonifica dei vasti roghi scoppiati ieri e poi per far fronte alla nuova emergenza. Anche se dal Centro operativo regionale hanno fatto sapere che non c'erano i mezzi sufficienti a disposizione per intervenire contemporaneamente su tutti e 20 gli incendi. La situazione più critica si è registrata a Castiadas e nella vicina Muravera, nel Sarrabus, dove le fiamme, alimentate dal forte vento di maestrale, hanno divorato ettari di macchia mediterranea. Sul posto hanno operato un Canadair della Protezione Civile, mentre gli elicotteri del servizio regionale ed uno dell'Esercito sono stati dirottati su altri incendi scoppiati in varie località, soprattutto nel Cagliaritano. A Piscina Rei turisti in fuga. Numerosi bagnanti si sono dovuti rifugiare in mare. La forza del vento è calata in serata, ma l'incendio ha tenuto impegnate per tutta la notte le squadre a terra. Le fiamme hanno lambito un campeggio e un hotel, che sono stati fatti evacuare. L'incendio nella zona di Capo Ferrato, nei pressi di Olia Speciosa, dove per diverse ore hanno operato anche un Canadair della Protezione Civile, oltre a uomini e mezzi di Corpo forestale e Vigili del Fuoco, ha portato moltissimi turisti ad abbandonare i luoghi di villeggiatura.

Anche alle porte di Cagliari i pompieri sono intervenuti per arginare le fiamme che nelle campagne di Monserrato minacciano il Policlinico Universitario. Un denso fumo ha invaso anche la statale 554 creando disagi alla circolazione.

Il forte vento di Maestrale ha favorito l'espandersi di numerosi incendi. Tra i roghi più estesi anche quello che ha preoccupato la cittadinanza di Guspini. Le fiamme hanno divorato la campagna che circonda il paese. Altri focolai sono stati individuati in diversi paesi del Campidano.

Un vasto incendio è scoppiato ieri pomeriggio anche alla periferia di Olbia, nei pressi del centro commerciale Auchan, dove un fumo denso ha interessato anche il vicino aeroporto "Costa Smeralda", senza però conseguenze sul traffico aereo. Le fiamme, spinte dal forte vento di maestrale, si sono sviluppate intorno alle 15.30 nei pressi del centro commerciale. Sul posto sono intervenute le squadre a terra dei Vigili del fuoco e Corpo Forestale e un Helitanker della Protezione civile.