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Arrestato pregiudicato di Selargius per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione

Nella tarda serata del 25 agosto, ad Iglesias, i carabinieri della Stazione della cittadina del sud Sardegna, nel corso di un’attività pianificata di controllo stradale, hanno arrestato Salvatore Serreli, 64enne di Selargius (Ca), ma residente ad Elmas, sedicente commerciante, pregiudicato, con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

L’uomo, verso le ore 21.00, è stato notato dai militari a bordo della sua autovettura un’Alfa 156, mentre sopraggiungeva nel viale Villa di Chiesa, all’altezza del cavalcavia per Serra Perdosa. Quindi l’uomo si è accostato sul ciglio della strada dove ha poi fatto scendere dall’automezzo una giovane, allontanandosi subito dopo ma si è fermato poco distante. La presenza della donna in quelle circostanze di tempo e luogo è apparsa dall’inizio verosimilmente riconducibile ad attività di prostituzione. E, quindi, dopo i  contatti della giovane con i primi treclienti”, peraltro non andati a buon fine, la situazione  è apparsa estremamente chiara ed a quel punto, i carabinieri hanno atteso che l’uomo a bordo dell’alfa 156, si riavvicinasse alla donna. Alle ore 21.00, infatti, l’autovettura si fermato nuovamente vicino alla giovane che è risalita a bordo. A questo punto è partito l’intervento degli uomini dell’Arma che hanno fermato la vettura ed in seguito hanno portato i due fermati negli uffici della Compagnia cc di Iglesias per il seguito dell’attività di indagine da cui è emerso che effettivamente la giovane (una ragazza di nazionalità romena do 19 anni) era arrivata in città con il Serreli, ma l’uomo vista la carenza degli affari” aveva deciso di cambiare zona.

Durante l’interrogatorio il pregiudicato ha reso delle dichiarazioni poco convincenti, in ordine alla sua presenza in città, ed alla luce di quanto accertato dai carabinieri, è stato dichiarato in arresto e poi condotto e rinchiuso nel carcere Buoncammino di Cagliari. La vettura è stata sottoposta a sequestro in quanto utilizzata per la commissione del reato. 

Alla ragazza invece, che era giunta in Italia con il miraggio di un lavoro pulito, è stata offerta dai militari la possibilità di asilo presso un centro di solidarietà del capoluogo, soluzione pienamente condivisa dalla ragazza.