“Si è svolta questa mattina in Regione Sardegna una riunione straordinaria convocata dal Presidente Cappellacci, invitati tutti i Parlamentari sardi, per discutere sugli effetti che la manovra finanziaria avrà sulla nostra isola. Le misure previste, ora al vaglio del Senato, sono fortemente penalizzanti per la nostra regione e soprattutto per i nostri piccoli Comuni, elementi imprescindibili sul territorio e costretti ad enormi sacrifici, che si aggiungono a quelli pre-esistenti legati soprattutto al problema del patto di stabilità.
Con tutti i Colleghi di ogni schieramento, del Senato e della Camera presenti, ci siamo trovati concordi nell’affrontare unitariamente il decreto attraverso la presentazione di appositi emendamenti, volti a che venga tutelata in ogni modo, e rispettata, la specialità e l’Autonomia della nostra Regione e dei suoi comuni nella salvaguardia e competenze proprie dello statuto sardo.
In parallelo, si è confermata la disponibilità e l’impegno nell’ambito della riduzione dei costi della Politica nella riorganizzazione compiti e funzioni del sistema autonomie locali, razionalizzazione prossima degli Enti regionali inutili. Nel percorrere la lotta agli sprechi, va ripensata l’azione di entità amministrativa associata per una migliore e più snella gestione di Servizi locali, attraverso urgenti riforme, volte ad una maggiore economicità e risparmio delle finanze pubbliche.
La Sardegna, come molte regioni a statuto speciale, ma con l’aggravante della forte crisi che qui, più che altrove, si è abbattuta negli ultimi anni con maggiore ferocia, non può sostenere da sola un carico così oneroso come quello voluto dalla manovra correttiva. Ho sentito il dovere e la responsabilità di partecipare ed intervenire per richiamare l’urgenza di accompagnare la battaglia della specialità a quelle del lavoro e dello sviluppo. Occorre non dimenticare di chiudere le vertenze ancora aperte con il Governo centrale: da quella sulle ‘entrate’ a quei tavoli aperti che interessano il nostro comparto industriale Eurallumina, Keller, e trasporti a cui sono appesi il futuro di tanti lavoratori.”