L'AD di Fiat Sergio Marchionne si è detto pronto a pagare una eventuale imposta patrimoniale se serve per aiutare l'Italia ad affrontare la crisi. Rispondendo a margine del Meeting di Rimini, Marchionne, chiamando in causa l'ex presidente Fiat Luca Cordero di Montezemolo, ha detto: "dovete domandare a Montezemolo, io sono disposto a fare qualsiasi cosa per aiutare, se l'obiettivo è chiaro". "Qualsiasi aumento delle tasse avrà un impatto sul mercato dell'auto e sui consumi" ha detto ancora l'amministratore delegato della Fiat.
"Non credo che ci siano altre soluzioni al problema". E' questo il giudizio di Sergio Marchionne sull'ipotesi di Eurobond come strumento di tutela e salvataggio dei mercati finanziari europei. "E' un discorso complicato -ammette Marchionne- ma credo che non c'è una condivisione dei rischi tra i paesi Ue non so come si possa andare avanti".
Montezemolo ha recentemente proposto di introdurre una tassa con aliquota dello 0,5% per chi ha patrimoni sopra i 10 milioni di euro. Oggi sul quotidiano La Repubblica, il presidente degli industriali Emma Marcegaglia, si dice contraria a prelievi aggiuntivi sui redditi elevati, perchè si farebbe pagare di più solo chi le tasse già le paga senza colpire l'evasione.
Se Luca Cordero di Montezemolo decidesse di scendere in politica "nonostante il mio consiglio di non farlo, avrebbe personalmente il mio appoggio, è una brava persona". Lo ha detto l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, a margine del meeting di Rimini, aggiungendo che Montezemolo "ha la capacità di crearsi intorno una grandissima squadra in grado di vincere e l'Italia ha bisogno anche di questo".
Il mercato italiano dell'auto quest'anno "sarà al livello più basso dal 1996, sarà intorno a 1,7 milioni di vetture". Lo ha detto l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, a margine del meeting di Rimini aggiungendo che in questo dato "ci sono anche parecchie forzature". Per quanto riguarda l'andamento delle vendite "il mese di agosto non è stato un grande mese", ha anticipato Marchionne.
"La Fiat non ha alcuna intenzione di aumentare il capitale dell'azienda". Cosi' l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, risponde ad una domanda sull'andamento del titolo. Il deprezzamento in borsa delle azioni di Fiat "non ha niente a che fare con i finanziamenti che prendiamo, stiamo facendo un grandissimo minestrone tra valori di Borsa e finanziamenti dell'azienda. La Fiat dopo il 'covered' del 2005 non ha emesso un euro di capitale, ha gestito da sola gli ultimi sei anni. La Fiat non ha alcuna intenzione di aumentare il capitale dell'azienda".