“Finanziaria e Bilancio 2011 e 2012 fasulli, una Regione commissariata, nomine consulenze partitocratriche : questa la risposta della Giunta alla crisi economica e sociale della Sardegna”
“Il Consiglio regionale dovrà affrontare la nuova sessione di Bilancio ancora una volta partendo da dati aleatori. La finanza regionale è costituita da punti interrogativi posti da tempo sia per l’incertezza delle entrate, sia per le ricorrenti manovre economiche poste in essere in modo centralistico e autoritario dal Governo.
Dovremo approvare un Bilancio privo di risorse manovrabili con una Giunta che utilizza ciò che rimane in modo clientelare e partitocratrico.
Dovremo discutere l’ennesima finanziaria fasulla di questa legislatura e dopo aver registrato pesanti fallimenti su questioni di primaria importanza quali: la cessione della Tirrenia e la continuità territoriale persone e merci, anche via mare ;le vertenze per il lavoro, dell’agricoltura e dell’allevamento, delle attività edilizie e dell’ industria; l’applicazione coerente dello Statuto sul nuovo regime di entrate, con la predisposizione di norme d’attuazione, servite solo al Governo per prendere tempo e impedire il trasferimento delle somme dovute alla Sardegna; l’infrastrutturazione del territorio regionale, con la cancellazione dei Fondi Fas; il tracollo della gestione del sistema amministrativo e burocratico regionale, con la mancata e corretta applicazione di importanti leggi regionali in materia di organizzazione degli uffici e del personale o in materia di controllo da parte degli assessorati nei confronti degli atti disposti da agenzie, enti, aziende o società partecipate o controllate.
Qualunque Giunta avesse avuto a cuore il destino del popolo sardo si sarebbe dimessa e avrebbe reso disponibile il proprio mandato agli elettori.
Ma nel cuore della Giunta non ci sono i sardi. Questo si capisce bene. Anzi,. il sistematico ricorso a procedure acrobatiche di nomina di “commissari” alle più alte responsabilità operative e gestionali chiariscono quali siano gli obiettivi di questo governo regionale. I commissari nominati, così come è avvenuto per il sistema sanitario regionale, sono incaricati a prescindere dalle qualità tecnico-professionali e solo in virtù di un mandato politico fiduciario che corrisponde a chiare esigenze di partito. Vecchia, vecchissima, Repubblica.
Tutto ciò ha prodotto e produce continuamente danni incalcolabili, aumenta il costo complessivo della burocrazia sanitaria e regionale, accresce a dismisura l’indebitamento delle società partecipate dalla Regione, incrementa il parassitismo e l’inefficienza . Red-com