"L’opportunismo politico dell’Assessore Crisponi che utilizza, a fini propagandistici, una vicenda dolorosa del quale è stato sfortunato protagonista nei giorni scorsi il Direttore del Coro di Nuoro Giampaolo Mele, colpisce per la sua puntualità.
Solidarietà piena a Mele e condanna fortissima per ciò che è successo, ma che c’entra il Redentore?
Le parole di Crisponi mettono in evidenza, ancora una volta, come egli intenda trasformare le feste più autenticamente rappresentative della Comunità nuorese, da Sant’Antonio al Redentore, in occasioni di marketing di emozioni, come in un banale reality show televisivo, che offendono la fede e non hanno nulla a che vedere con l’autentico e vero sentimento cristiano del popolo nuorese fatto di devozione e affidamento totale alla redenzione di Cristo.
Il Redentore è già dedicato a Gesù di Nazareth, il Principe della Pace, il Salvatore del mondo; come credenti non possiamo consentire l’ennesima speculazione politica su una festa religiosa che porta in sé tutta la devozione di un popolo cristiano che guarda all’Ortobene e all’immagine di Gesù Redentore come speranza e salvezza". Red