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Tripoli sotto assedio: il dittatore libico giunto alla fine della sua criminale carriera.

Nuove esplosioni oggi a Tripoli, la capitale libica dove oggi i ribelli hanno annunciato che si combatterà la "battaglia decisiva" con la sollevazione anche della popolazione locale contro il regime. Le forze del Cnt avanzano su tre fronti, mentre Muammar Gheddafi, con un messaggio audio, ha lanciato un appello alla resistenza.

Muammar Gheddafi avrebbe lasciato Tripoli, di fronte all'avanzata dei ribelli, per trasferirsi, insieme alla sua famiglia,in una regione sulla frontiera con l'Algeria. Lo riportano fonti della capitale libica.

Fadlallah Haroun, uno dei comandanti delle forze degli insorti di Bengasi, ha dichiarato alla Cbs che questo attacco a Tripoli segna l'inizio dell'Operazione Sirena (soprannome della città), ossia l'assalto alla capitale coordinato con la Nato. Haroun ha riferito che i ribelli sono stati riforniti venerdì sera di armi via mare con alcuni rimorchiatori e che è stata scelta la data del 20 agosto, anniversario dell'antica battaglia di Badr, quando i musulmani conquistarono La Mecca nel 624.

Non abbiamo i numeri precisi, ma abbiamo sentito che diversi combattenti hanno perso la vita. Molto probabilmente più di cento". Lo ha detto Mohammed al-Harizi, rappresentante per Tripoli del Consiglio dei ribelli, spiegando che le forze di opposizione stanno circondando quasi ogni quartiere della capitale libica, e che i combattimenti più violenti sono in corso a Fashloum, Tajoura e Souq al-Jomaa. Questi tre quartieri hanno visto crescere lo scontento fin dall'inizio del conflitto e hanno pagato il prezzo più alto in termini di morti durante le proteste contro Gheddafi.

L'ex numero due del regime libico e braccio destro del colonnello Muammar Gheddafi, Abdessalem Jalloud - fuggito venerdì da Tripoli per destinazione ignota - ha lanciato un appello alla tribù di Gheddafi perchè rinneghi "il tiranno". In una dichiarazione diffusa dalla tv panaraba al Jazira, Jalloud ha anciato un appello agli abitanti della capitale a unirsi ai ribelli: "Tocca agli abitanti di Tripoli, che rappresentano un quarto degli abitanti della Libia, sollevarsi in massa...E' suonata l'ora, non abbiate piu' paura".