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Napolitano: “Basta con le debolezze sulla lotta all’evasione”

Il popolo di Cl ha accolto l'arrivo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con applausi da superstar. L'entrata del capo dello Stato nell'auditorium dove si tiene l'incontro inaugurale del Meeting di Rimini è stata sottolineato da un lunghissimo applauso. "La presenza tra noi del presidente Napolitano rappresenta un evento assolutamente storico", ha ribadito la presidente del Meeting Emilia Guarnieri. All'incontro prendono parte, oltre al capo dello Stato, il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi (Pdl) ed il vicepresidente del Pd Enrico Letta.

"Da quando l'Italia e il suo debito pubblico sono stati investiti da una dura crisi di fiducia e da pesanti scosse e rischi sui mercati finanziari, siamo immersi in un angoscioso presente, nell'ansia del giorno dopo, in un'obbligata e concitata ricerca di risposte urgenti" ha affermato al Meeting di Cl il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

"A simili condizionamenti, e al dovere di decisioni immediate - puntualizza Napolitano - non si può naturalmente sfuggire. Ma non troveremo vie d'uscita soddisfacenti e durevoli senza rivolgere la mente al passato e lo sguardo al futuro", ammonisce.

"Le sfide e le prove che abbiamo davanti sono piu' che mai ardue, profonde e di esito incerto".

"Dinanzi a fatti cosi' inquietanti, davanti a crisi gravi, bisogna parlare il linguaggio della verita"': e' il monito che il presidente Napolitano ha lanciato al meeting di Cl. Rilevando che il linguaggio della verità "non induce al pessimismo ma sollecita a reagire con coraggio e lungimiranza". E qui, una domanda: "abbiamo noi, in Italia, parlato in questi tre anni il linguaggio della verita'? Lo abbiamo fatto abbastanza tutti noi che abbiamo responsabilità nelle istituzioni, nella societa', nelle famiglie, nei rapporti con le giovani generazioni? Siamo attenti: dare fiducia non significa alimentare illusioni".

Per Napolitano, serve "il coraggio della speranza, della volontà e dell'impegno. Dell'impegno operoso e sapiente, fatto di spirito di sacrificio e di massimo slancio creativo e innovativo. Un impegno - ha proseguito - che non può venire o essere promosso solo dallo Stato, ma che sia espresso dalle persone, dalle comunità locali, dai corpi intermedi, secondo quella concezione e logica di sussidiarietà che ha fatto di una straordinaria diffusione di attivita' imprenditoriali e sociali e di risposte ai bisogni comuni costruite dal basso un motore decisivo per la ricostruzione e il cambiamento del Paese".

"Occorre più oggettività nelle analisi, misura nei giudizi, più apertura e meno insofferenza verso le voci critiche", occorrono "scelte non di breve termine ma di lungo e medio respiro". 

Davanti alla crisi "servono scelte non di breve termine e corto respiro ma di medio e lungo periodo": è l'appello che il presidente della Repubblica. Secondo Napolitano, che cita "l'importante esperienza recente delle parti sociali, giunte ad esprimere una voce comune su temi scottanti", "ci sono limiti da superare nel senso di proiettarsi pienamente oltre approcci legati a pur legittimi interessi settoriali. Bisogna portarsi tutti all'altezza dei problemi da sciogliere e delle scelte da operare".

"Si impone un'autentica svolta per rilanciare una crescita di tutto il Paese, Nord e Sud insieme. Una crescita meno diseguale". 

Napolitano ha auspicato "una crescita meno diseguale, che garantisca una più giusta distribuzione del reddito, ispirata ad una nuova visione e misurazione del progresso".

"Lasciare quell'enorme fardello (del debito pubblico) sulle spalle delle generazioni future significherebbe macchiarsi di una colpa storica e morale. Faccia ora il Parlamento le scelte migliori attraverso un confronto aperto e serio e con la massima equita' come condizione di accettabilita"'. 

"Il prezzo che si paga per il prevalere nella politica di logiche ed interessi di parte sta diventando insostenibile".

"In Italia va valorizzato ogni sforzo di disgelo e di dialogo come quello dell'intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà, ma bisogna andare molto oltre e rapidamente".

"Ripugna la condizione attuale delle carceri e dei detenuti"  ha detto il presidente della Repubblica, nel suo intervento.

"Alla visione del diritto e della giustizia sancita in Costituzione ripugna la condizione attuale delle carceri e dei detenuti", ha detto il presidente Napolitano.

"Nel momento in cui ci apprestiamo a discutera in parlamento nuove misure di urgenza, bisogna liberarsi da approcci angusti e strumentali" ha detto Napolitano. "Possibile - ha chiesto il Capo dello Stato - che si sia esitato a riconoscere la criticita' della nostra situazione e al gravità effettiva e le questioni perche' le forze di maggioranza e di governo sono stato dominate dalla preoccupazione di sostenere la validità del proprio operato, anche attraverso semplificazione propagandiste e comparazioni consolatorie su scala europea?".

"Possibile che da parte delle forze di opposizione ogni criticita' della condizione attuale del Paese sia stata ricondotta ad omissione e colpe del governo, della sua guida e della colazione su cui si regge? lungo questa strada non si poteva andare e non si è andati molto lontano" ha detto il Presidente della Repubblica, intervenendo al meeting di Cl. "Occorre - ha puntualizzato Napolitano - piu' oggettiva nelle analisi, più misure nei giudizi, più apertura e meno insofferenze verso le voci critiche e le opinioni altrui".

"E' importante che l'Italia riesca ad avere più voce in termini propositivi e assertivi in un concerto europeo che appare da un lato troppo condizionato da iniziative unilaterali di singoli governi fuori dalle sedi collegiali e dal metodo comunitario, dall'altro troppo esitante sulla via di un'integrazione responsabile e solidale lungo la quale concorrere anche alla ridefinizione di una governance globale le cui regole valgano a stemperare le reazioni dei mercati finanziari" ha detto il presidente della Repubblica, nel suo intervento al Meeting di Rimini.

L'Italia deve recuperare affidabilità, in primis sul proprio debito pubblico: è quanto ha sostenuto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Meeting di Rimini ribadendo: "Non si tratta di obbedire al ricatto dei mercati finanziari o alle invadenze e alle improprie pretese delle autorita' europee, come dicono alcuni, forse troppi. Si tratta di fare i conti con noi stessi, finalmente e in modo sistematico e risolutivo".

"Guardando alla riforma fiscale che si annuncia, occorre un impegno categorico: basta con assuefazioni e debolezze a quell'evasione di cui l'Italia ha ancora il triste primato nonostante apprezzabili ma troppo graduali e parziali risultati" ha affermato il Presidente della Repubblica in un passaggio del suo intervento. Per Napolitano, l'evasione "e' una stortura, dal punto di vista economico, legale e morale, divenuta intollerabile, da colpire senza esitare a ricorrere ad alcuno dei mezzi di accertamento e di intervento possibili".