Press "Enter" to skip to content

Wall Street accelera il crollo delle Borse

Un'altra giornata da dimenticare per tutte le Borse europee, sul ritorno dei timori legati alla crisi dei debiti sovrani, anche dopo i segnali della Federal reserve sulle difficoltà di proteggere a lungo termine gli investitori. Preoccupano i segnali di recessione che arrivano da più paesi e non piace l'ipotesi tornata attuale in molti Paesi europei della Tobin Tax sulle transazioni finanziarie, rispolverata anche nel vertice di Parigi Sarkozy-Merkel.

I listini europei peggiorano ancora dopo la drammatica apertura di Wall Street - persi 300 punti nei primi cinque minuti si seduta. A Milano alle 16 il Ftse Mib cede il 5% e il Ftse all share il 4,83% . Francoforte arretra del 5%, Londra perde il 4%, Parigi il 4,5%.

Dopo Obama, anche il presidente Ue Herman Van Rompuy, in visita a Oslo, ripete che "non c'è una recessione in vista". Poi però ammette: "ci vorrà del tempo per ristabilire la fiducia".

L'ex presidente della Commissione europea, Jacques Delors, intanto, in una intervista al quotidiano elveticoLe Temps, sostiene che "L'Europa e l'euro sono sull'orlo di un precipizio": per gli stati membri è fondamentale avere una cooperazione economica più stretta. Delors considera un eventuale Ministero europeo delle finanze "un dispositivo folle", e spiega che una semplice collaborazione tra i Paesi negli affari economici non porterà a nulla se non si ha la volontà di cedere un po' di sovranità nazionale.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »