In una nota la segreteria del Partito Democratico di Nuoro afferma di “prendere atto con favore che l’apertura a Nuoro del corso di laurea della facoltà di Giurisprudenza di Sassari viene considerata una conquista dalla parte più rappresentativa dell’opposizione che, con onestà e responsabilità politica cui bisogna dare merito, ha ritenuto giustamente di dover difendere quale patrimonio della città.
Il Consorzio Universitario ha dato avvio ad un’offerta integrata che, prevedendo tre corsi di laurea triennali, un corso di laurea magistrale, due scuole di specializzazione e tre master, in pochi mesi è quasi raddoppiata e che pone, pertanto, Nuoro ben al di sopra rispetto alle esperienze sarde di università diffusa dalle quali si distingue.
Ecco perché appaiono davvero surreali le voci isolate che attaccano la nuova stagione della politica dell’Università. Per i prossimi 16 anni la facoltà di Giurisprudenza di Sassari si lega alla città di Nuoro in modo sicuro e stabile, diventando la vera occasione che Nuoro aspettava da oltre vent’anni per dare corpo ad un progetto di università, anche di massa, necessario al potenziamento del polo accademico.
E non bisogna certamente essere economisti per capire quali opportunità, anche sul piano sociale ed economico, possa portare la presenza di centinaia di studenti in una città dalla quale lo Stato, progressivamente, ha deciso di ritirarsi chiudendo uffici e servizi;
Appare allora francamente assurda la posizione di chi critica il progetto dicendo che la convenzione “costa molto”. Fare Università ha il suo costo ed i fondi regionali sono stati assegnati a Nuoro perché venissero spesi per l’Università.
Così come appare inconsistente, sotto il profilo economico, lo sbrigativo giudizio di chi critica i costi e non tiene conto che ogni cento iscritti ad una media di 12.000 euro l’anno (costo medio di uno studente fuori sede) faranno in modo che almeno 1.200.000 euro rimangano a Nuoro.
Un progetto che solo chi guarda con le appannate lenti della faziosità finge di non capire essere decisivo per la città sotto il profilo economico e culturale. Sotto il profilo economico perché centinaia di studenti in più all’anno rappresentano un impatto economico tangibile sul commercio, sugli affitti, i servizi alla persona, sui consumi. Sotto il profilo culturale perché, come ricordato dal Preside di Giurisprudenza, l’intento è quello di promuovere la crescita culturale e scientifica di un intero territorio; una presenza costante di ricercatori e dottori di ricerca con innegabili vantaggi anche per la professione forense; un accesso finalmente funzionale a biblioteche e laboratori;
Queste le vere opportunità culturali ed economiche dell’Università nuorese; questa la speranza che si riaccende dopo anni incertezze dovute all’assenza di una chiara linea politica, con ridotte ricadute sociali od economiche per il territorio e i suoi abitanti.
Un grande risultato che il Partito Democratico di Nuoro illustrerà ai cittadini in un convegno pubblico il 16 settembre. L’appuntamento, fissato fin dal 13 luglio durante l’ultima riunione del direttivo cittadina, sarà un momento di confronto aperto e libero sul tema dell’Università di Nuoro e che darà modo ai nuoresi di conoscere con maggior dettaglio le novità e le opportunità di sviluppo di quel progetto chiamato Università sul quale il centrosinistra nuorese sta puntando con successo”. Com