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Borse da incubo. L’Europa brucia 174 miliardi

La mossa della Fed di mantenere i tassi fermi non e' bastata. Sui mercati è stata una nuova seduta da brividi. Il tentativo di rimbalzo dei listini è durato una manciata di minuti poi lentamente e, quasi inesorabilmente, le Piazze del Vecchio Continente hanno virato. Il tuffo in profondo ribasso però è arrivato inaspettato.

L'indice Stxe 600 - che fotografa l'andamento dei principali titoli quotati in Europa - ha ceduto il 3,75%: uno scivolone che si è tradotto in oltre 174 miliardi di euro di capitalizzazione bruciati in una sola seduta. E lo tsunami non ha risparmiato nessuno con Milano, la peggiore con il suo -6,6%, che ha mandato in fumo da sola 22 miliardi. Il valore dell'intero listino si fatto così sempre più risicato, scendendo a 343 miliardi di euro. Peraltro la Piazza milanese ha anche rivisto i minimi dal marzo 2009 e non c'è stata alcuna rassicurazione anche dall'asta sui bot che è stata leggermente superiore alle attese. Ma sono andate giù pesantemente anche Madrid, Francoforte e Parigi.

Sulla Francia, che pure ha anticipato di un mese il piano anti-debito, che si sono concentrate le speculazioni. Per questo hanno spaventato i fortissimi cali di importanti gruppi bancari come Societé Generale (-14,7%). Alla base le voci, poi smentite, di un taglio del rating di Parigi. Intanto l'euro è tornato a soffrire scendendo sotto quota 1,42 dollari. Di contro lo yen è volato a 76,47 per dollari (vicinissimo al massimo del dopoguerra di 76,25 segnato a marzo). Mentre Banca nazionale svizzera, che "aumenterà significativamente" la liquidità sul mercato monetario e provvederà a transazioni swap per creare liquidità: il franco è poco lontano dal record segnato ieri a 70,71 per dollaro e 1,0075 per euro.

L'incertezza sui mercati ha spinto gli investitori a riversarsi sulla sicurezza offerta dall'oro che ha segnato un nuovo record oltre la soglia dei 1.800 dollari l'oncia. Ed e' tornato ad ampliarsi il premio di rendimento dei titoli italiani (a 290), spagnoli (a 280) e francesi (a 87,9). Il mercato, comunque, ha tenuto grazie allo scudo offerto dalla Bce che - secondo indiscrezioni - starebbe continuando a comprare titoli sul mercato spagnolo e italiano.

Chiusura in calo per Wall Street. Il Dow Jones perde il 4,65% a 10.718,35 punti. Il Nasdaq cede il 4,12% a 2.380,33 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 4,44% a 1.120,53 punti.

L'euro è scambiato a 1,4187 dollari dopo la chiusura di Wall Street.

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