Gian Valerio Sanna (Pd), intervenendo sulla mozione 144, ha attaccato il presidente Cappellacci, che ha lasciato l’aula per tutto il tempo a disposizione dell’esponente dell’opposizione. Sanna ha evidenziato come secondo lo Statuto non sia corretta la nomina del sindaco di Oristano ad assessore ai Lavori pubblici: E un atto che rende nulla la giunta. Un atto che ha indotto un sindaco in carica a mandare in crisi un’Amministrazione.
L’esponente del Pd ha sottolineato come fuori dal palazzo del Consiglio regionale c’è una povertà crescente tra i sardi.
Pietro Pittalis (Pdl) ha difeso l’operato del presidente Cappellacci, criticando le offese gratuite e poi ha giudicato la mozione irresponsabile: Nessuno si può ergere a dare giudizi sull’adeguatezza degli assessori nominati, né sulla collega De Francisci, né sulla collega Zedda. Il giudizio lo hanno dato gli elettori. Pittalis ha aggiunto che sarebbe stato più utile oggi aprire un dibattito sulle opportunità di sviluppo e di crescita per la Sardegna.
Roberto Capelli (Gruppo Misto) ha evidenziato come qui non mi sembra che ci sia nessuna aria di battaglia né alcuna difficoltà per la Giunta in seguito a questa mozione. Perché c’è la paura in quest’aula di andare a casa. C’è una totale sfiducia nella Giunta e in lei, presidente, ma c’è una costante che ci accomuna: non possiamo andare a elezioni perché non vogliamo perdere alcuni privilegi. Poi ha si è rivolto al presidente chiedendogli di far dimenticare gli ultimi due anni e mezzo e all’assessore De Francisci ha garantito il suo appoggio se cancellerà cinque Asl su otto, un risparmio che vale quanto il ticket sanitario.