Sempre più giù e tutti insieme con Wall Street. In Europa accelera la discesa degli indici a circa un'ora dalla fine degli scambi.
Affondano i titoli bancari (-6%) in particolare le francesi con SocGen in calo del 16%, Credit Agricole -13%, Bnp Paribas -11% seguite dalle italiane con Intesa Sanpaolo sospesa in asta di volatilita' (-10%).
Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: - Londra -1,80% - Parigi -4,24% - Francoforte -2,79% - Madrid -4,18% - Amsterdam -2,86% - Stoccolma -3,08% - Zurigo -2,68%.
L'euro torna sotto quota 1,42 dollari. La moneta europea e' scesa fino al minimo di seduta di 1,4191.
In questa bufera sui mercati la Consob intensifica il suo monitoraggio sugli scambi e, da quanto si apprende, ha gia' verificato che le vendite allo scoperto sono modeste. La Commissione guidata da Giuseppe Vegas ha contatti in corso con l'autorita' europea, l'Esma.
Il ministero dell'Economia francese smentisce "formalmente" le voci di un possibile abbassamento in vista per il rating 'tripla A' della Francia. "Queste voci sono totalmente infondate e le tre agenzie Standard & Poor's, Fitch e Moody's hanno confermato che non c'è rischio di downgrade" hanno dichiarato all'agenzia France Presse fonti di Bercy.
Intanto Fitch ha tagliato il rating di Cipro da 'A-' a 'BBB' con outlook (prospettive) negativo.
Anche oggi il comparto bancario torna a soffrire, anche se restano sostenuti, per una seduta di agosto, gli scambi pari a circa 1,74 miliardi di euro. Intesa Sanpaolo, momentaneamente in asta di volatilità, lascia sul terreno il 10%, tonfo anche per Ubi Banca a 2,618 (-5,56%) e per Unicredit a 1,01 euro (-5,34%).
Vendite su Bpm a 1,40 euro (-3,31%), Mps cede il 4,51% a 0,4444 euro, mentre Banco Popolare perde il 4,93% a 1,138 euro. Mediobanca segna -1,77% a 5,56 euro. La Borsa di Milano parte con lo sprint, ma non basta. E a metà seduta Piazza Affari è sotto: l'indice Ftse Mib perde l' 3,04%. La Borsa, «zavorrata» dal comparto bancario, non riesce a reagire nemmeno dopo i risultanti incoraggianti delle aste dei Bot e dopo la chiusura positiva di Wall Street e delle piazze asiatiche.
Deboli gli assicurativi. Generali cede l'1,73% a a 11,33 euro, fa peggio Fondiaria Sai (-3,12% a 1,429 euro) dopo le indiscrezioni di stampa secondo cui la compagnia della galassia Ligresti e la controllata Milano Assicurazioni (-4,95% a 0,2555 euro) dovrebbero chiudere il primo semestre in perdita con un combined ratio intorno alla parità, ovvero, circa 100%. Sull'All Share male l'energetica Saras (-2,53% a 1,115) dopo la diffusione della semestrale. Sul listino principale brilla Tod's a 82,35 euro (+7,15%) dopo la buona performance di martedì. Sostenuti i volumi di scambio con oltre 215mila pezzi passati di mano rispetto a una media di giornata di circa 205mila. In spolvero Parmalat a 1,61 euro (+3,745), Pirelli a 5,55 (+3,16%) e Telecom a 0,852 euro (+2,34%).
Nell'asta Bot a 12 mesi, invece, è stato collocato l'intero importo pari a 6,5 miliardi di euro a fronte di una domanda pari a 12,642 miliardi (il doppio). I rendimenti scendono di 0,711 punti percentuali a 2,959%. I buoni risultati fanno scendere sotto quota 280 punti gli spread fra Btp e Bund: il differenziale scende così a 278,2 punti. L'asta Bot ha visto «un ritorno degli investitori esteri» e la domanda è stata sostenuta, con una percentuale (bid to cover) dell'1,94. È questo il primo commento degli operatori dopo l'asta dei Bot di mercoledì. Secondo le sale operative i rendimenti sono «un poco più alti di quanto atteso» ma «il mercato è estremamente volatile e, nonostante l'intervento della Bce sul mercato secondario, restano ancora molte incertezze e per questo il risultato può dirsi soddisfacente per il Tesoro».
Indici europei volatili e soprattutto contrastati. Corre Francoforte, con un rialzo del +1,13%, bene anche Londra (+0,56%), mentre Parigi è in pari. Insieme a Milano però batte la fiacca anche Madrid (-1%). Colpa del fatto che oggi vanno male le azioni delle banche, che hanno un forte peso nei due listini. Il sottoindice continentale del comparto creditizio è infatti l'unico in calo, scivolando dello 0,10%.
Avvio negativo per il Nyse, con il Dow a 11.103 punti (-1,21%) dopo i primi scambi. In nottata i listini asiatici, invece, avevano chiuso con il segno più: a Tokyo, l'indice Nikkei 225 è tornato sopra i 9.000 punti, in rialzo dell'1,05%, Hong Kong ha guadagnato il 3,04% e Shanghai l'1,53%. Sydney ha segnato un +0,99%. Bene anche Mumbai che ha chiuso con +1,83%. Seoul termina a +0,27%, limando i guadagni, dopo aver aperto a +4,2%.