Milano ha chiuso in rialzo una seduta all'insegna della volatilità. Il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in rialzo dello 0,52% a 15.721 punti, Ftse All Share -0,17%, Ftse Star +0,75%.
In una prima metà della seduta dominata dal crollo dei principali listini europei, Piazza Affari ha retto sostenuta dal comparto finanziario, ma quando l'andamento del Vecchio Continente ha proseguito in ribasso anche l'indice milanese ha preso tutt'altra direzione, mettendo a segno flessioni di circa tre punti percentuali per poi risalire e continuare la seduta in calo di mezzo punto. Tutto questo in una giornata in cui il differenziale tra i titoli di stati italiani a 10 anni, i Btp e i bund tedeschi è sceso sotto la soglia dei 300 punti e i riflettori erano puntati soprattutto sulla borsa statunitense dopo il crollo di ieri. Il rimbalzo di Wall Street non ha condizionato però gli indici della borsa milanese.
Seduta particolarmente volatile in tutti i settori. I titoli bancari hanno segnato dei decisi rialzi per poi terminare le contrattazioni in contrasto: Unicredit ha terminato la seduta invariata, Intesa Sanpaolo (che aveva guadagnato oltre 6 punti percentuali) ha chiuso la seduta in rialzo dell'1,16%; performance positiva per la Popolare di Milano (+7,82%), in rialzo Mps (+1,63%), Ubi Banca +0,8%, Mediobanca +1,16%. Bene anche gli assicurativi: acquisti su FonSai (+2,08%), Generali +0,96%, Milano Assicurazioni +2,09%.
Seduta di rimbalzi per i titoli del Lingotto con Fiat che ha chiuso in rialzo del 3,2%, Fiat Industrial +1,33%, Exor +2,33%. Penalizzati oggi gli energetici: Eni -1,15%, Enel in calo dello 0,77%. Male anche Telecom, -1,89
I titoli di Stato italiani dopo aver aperto a 301.54 punti si attestano sotto i 280 punti, ma la flessione del differenziale tra i titoli di Stato non basta a frenare i ribassi.
Le borse europee tentano il recupero a metà seduta, dopo una mattinata all'insegna della volatilità. La peggiore resta Francoforte che, complice il dato non esaltante sulla bilancia commerciale, scivola dell'1,65%. Londra dopo essere scesa fino a oltre il 4%, segna ora un calo dello 0,11%. Parigi torna positiva con un +0,84%, anche Madrid sale dello 0,39% mentre Atene lascia sul terreno lo 0,87%.
Avvio volatile per Piazza Affari che prova a scrollarsi di dosso le nubi di inizio agosto, dopo il tonfo della vigilia, con Wall Street che ha chiuso con perdite superiori al 5% in seguito al downgrade di Standard and Poor's. Ma, dopo aver sfiorato il +3% nei primi minuti di contrattazioni, il listino milanese vira in calo e raggiunge il record negativo annuale con l'indice Ftse-Mib che segna un calo del 2,30% a 15.280 punti. Negativo anche l'all share che registra una perdita del 2,47% a 15.909 punti.
Il differenziale tra il Btp decennale italiano e il Bund tedesco si attesta a quota 284 punti, dopo un valore iniziale registrato pari a 301,54 punti
L'Europa fallisce il rimbalzo. Crollano i mercati finanziari di tutt'Europa. Panico diffuso, con Londra che segna - 5,4 %. Non tiene l'ondata di vendite nemmeno Francoforte. Il Dax precipita in calo del 4,45%. Malissimo anche Amsterdam a -3,10%. Parigi limita le perdite a -1,63%, Zurigo F a -1,74%.
Tokyo chiude a - 1,68%, Hong Kong è adesso a - 3,28%, Seul ha chiuso a -3,64%. Shanghai passa in positivo + 0,40 % , Taiwan -0,79%. La Borsa di Sydney gira in positivo e registra +1,22%.
Dopo il crollo dei listini europei, il tonfo di Wall Street anche le Borse asiatiche in rosso
Il discorso di Obama non frena il crollo delle borse. "Restiamo da 'tripla A'", afferma il presidente americano: iniezione di fiducia che non viene recepita dai mercati, con Wall Street che chiude la peggior seduta dal 2008, a -5,49%. Attese oggi le decisioni della Fed sui tassi d'interesse.
A metà seduta Tokyo perde oltre il 2,30 %, Hong Kong è adesso a - 6,1%, Seul è scesa fino a -4,2%. Anche Shanghai ha aperto in territorio negativo con -2,33% e ha recuperato fino a - 0,28, Mumbai cede il 3%. La Borsa di Sydney gira in positivo e inizia la seconda parte della seduta guadagnando lo 0,5%, dopo che in mattinata era arrivata a perdere circa il 4%.