Precisazione a L’unione sarda e appello dell’Asl di Olbia: accesso alle cure appropriato. I codici di lieve entità possono essere gestiti dalle Guardie Mediche e da quelle Turistiche. L’Unione Sarda nella giornata di domenica 07 agosto 2011, scriveva: “Otto ore di attesa in ospedale, l’incubo di una ragazza ferita alla fronte: in fila dalle 17 all’una e mezzo”; per un dovere di corretta informazione è necessario precisare quanto segue: “Il nostro Pronto Soccorso è dimensionato per una popolazione di neanche 150.000 abitanti si trova però a gestire numeri di gran lunga superiori, se si pensa che solo il comune di Arzachena ha registrato nel primo semestre di quest’anno 300.000 presenze o che all’aeroporto Costa Smeralda, nel solo mese di luglio, sono sbarcati 350.000 persone”, spiegano il direttore generale Giovanni Antonio Fadda, il direttore amministrativo Giorgio Tidore e il direttore sanitario Maria Serena Fenu.
Venerdì 5 agosto 2011, alle ore 18.07, una ragazza padovana di 22 anni, è arrivata al Pronto Soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia con una piccola ferita sulla fronte.
In seguito a triage la giovane è stata registrata con un Codice Verde, per poi essere suturata alle 24.22; nel frattempo però i medici del servizio di Emergenza-Urgenza, tra le 17.00 e le 24.00, hanno gestito 40 pazienti, di cui:
- 1 codice rosso con una emorragia celebrale; 8 codici gialli tra cui un’emorragia digestiva, una sincope, un bambino con un serio trauma cranico, due fratture vertebrali, un addome acuto, un bambino con una crisi asmatica.
È necessario ricordare sempre che l'accesso alle cure nei Pronto Soccorso avviene sulla base della gravità delle condizioni dei pazienti e non per ordine di arrivo; il Triage è il sistema utilizzato per selezionare i soggetti arrivati al Pronto Soccorso in base alla gravità delle patologie riportate: dopo una prima valutazione il grado di urgenza di ogni paziente è rappresentato da un codice colore assegnato al suo arrivo nella struttura ospedaliera.
I codici - Codice Bianco. Situazione di non urgenza. Il caso potrebbe essere risolto dal medico di famiglia, dal medico di continuità assistenziale. Il Pronto soccorso si rende disponibile a fornire l’assistenza necessaria, ma solo dopo che il personale avrà trattato i casi più urgenti (codici rossi, gialli, verdi). In questo caso l’attesa può essere anche molto prolungata.
2. Codice Verde. Sono urgenze differibili. Il paziente non è in pericolo di vita e viene assistito dopo i casi più urgenti.
3. Codice Giallo. Viene assegnato ai pazienti con patologie gravi, per i quali può essere presente l'alterazione di una delle funzioni vitali o il rischio di un peggioramento delle condizioni tali da mettere a rischio la vita. Il personale del Pronto Soccorso si impegna a ridurre al minimo i tempi di attesa.
4. Codice Rosso. Sono i casi più gravi, con pericolo di vita immediato. Il Pronto Soccorso si prepara ad accogliere il paziente in Sala Emergenza, di conseguenza le attività in corso potranno subire un rallentamento o interrompersi . Il paziente a cui viene assegnato questo codice accede immediatamente alle cure.
“È opportuno non ricorrere al Pronto Soccorso per ottenere visite per disturbi di lieve entità: in questo caso bisogna rivolgersi al Medico di Medicina Generale (o al Pediatra di libera scelta) nelle ore diurne, alla Guardia Medica in quelle notturne”, spiega il primario del Pronto Soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, Attilio Bua. “Per i turisti invece ci sono le Guardie Mediche Turistiche, che sono in grado di intervenire davanti a queste patologie. La nostra Azienda sta concludendo le procedure che ci consentiranno, a breve, di potenziare l’organico del Servizio di Emergenza-Urgenza”.
I numeri registrati dal Pronto Soccorso olbiese evidenziano un incremento dell’attività rispetto all’anno passato: dal primo gennaio e sino al 07 agosto 2011, nel Pronto Soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia sono stati trattati 23.063 pazienti, contro i 22.284 del 2010, con un incremento delle prestazioni superiore al 4%, con una media di accessi di circa 150 pazienti nelle giornate infrasettimanali e punte di 180/200 dal venerdì al lunedì.
“E’ evidente che il Pronto Soccorso di Olbia si trova a gestire grandi numeri, per questo è necessario ampliare ulteriormente la pianta organica; sin dal mio insediamento abbiamo richiesto l’aggiornamento della pianta organica dell’Azienda, speriamo di ricevere delle risposte che ci consentirebbero di adeguare ulteriormente il Servizio alle reali esigenze del territorio”, conclude il manager Fadda. Red-com