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Theandric Teatro alla ribalta del Festival Fringe: La compagnia cagliaritana con la pièce “Masses Man” in scena a Edimburgo

Non vogliono il ruolo di ambasciatori però rappresentano la Sardegna alla 64a edizione dell’Edinburgh Festival Fringe. Il Teatro Nonviolento di Theandric, la compagnia diretta da Maria Virginia Siriu, è attesa dall’importante confronto internazionale sul palcoscenico di un festival da molti riconosciuto come la più grande kermesse d'arte del mondo che si svolge ogni anno per tre settimane ad agosto nella capitale della Scozia.

 

Per quest’occasione la compagnia porta in scena in lingua inglese, dal 4 al 16 agosto, al C Aquila Main Theatre di Edimburgo, la pièce “Masses Man”, scrittura incentrata sull’opera e il pensiero di Ernst Toller, lo scrittore, poeta e persino leader di movimenti rivoluzionari che è stato imprigionato e costretto all'esilio per i suoi ideali.

 

Lo spettacolo “Masses Man” si apre sullo scenario di un’ipotetica Rivoluzione mondiale. Esplode il dramma delle masse nei punti caldi del pianeta, l'ordine costituito è sovvertito. La ruota beffarda del sistema travolge tutto e tutti: uomini, operai, banchieri, soldati, preti, cittadini, gente comune. Regna il caos nell'acuirsi delle contraddizioni. La crisi investe tutto: la Borsa, le fabbriche, i bordelli, le guerre, le feste di beneficenza. E' possibile una via nonviolenta per il cambiamento sociale? Una donna nel mezzo di una rivoluzione si confronta con l'Uomo, il fidanzato, il funzionario statale, ligio al dovere e alla legge dello Stato e il “Senza nome”, capo rivoluzionario, agitatore di folle, paladino di una rivolta violenta. Chi sopravvivrà?

L'”Uomo” razionale e individualista, il Senzanome istintuale e parte della massa o una donna passionale e nonviolenta?

 

In questa rilettura scenica con la regia di Maria Virginia Siriu - allieva di Judith Malina e direttore artistico di Theandric – i temi dello sfruttamento, la rivoluzione e l’utopia sono scandagliati dai protagonisti in scena – gli attori Tiziano Cerulli, Nicola Michele, Valentina Sulas, che in un crescendo di profonda tensione coinvolgono sempre più gli spettatori. Un viaggio sottolineato da immagini video a cura di Antonio Cauterucci, effetti di visual arts di Monica Lugas e dal linguaggio scenico che all’energia della parola somma l'intensità e l’impatto emotivo di danza e coreografie di Rita Spadola. Tra visioni ai confini del surreale e canti atavici tratti dal patrimonio culturale della tradizione del popolo sardo eseguiti da Emanuele Garau, lo spettatore è invitato a ricercare il contatto umano e si ritrova coinvolto nella realizzazione di un’azione oltre lo spazio scenico.

 

Questo è il teatro totale di Theandric, sin dalle sue origini orientato alla ricerca dell’espressività dell'artista in scena, ma soprattutto alla realizzazione di un teatro che non ammette suddivisioni tra spazio scenico e quello sociale, obbiettivo realizzato grazie anche alla contaminazione con il partner coproduttore la compagnia “Il Salto del Delfino”. Tra le finalità di Theandric c’è come sempre nei suoi lavori, la volontà di riflettere insieme allo spettatore sui temi più urgenti del vivere contemporaneo e ricercare stimoli alle azioni che si svolgeranno oltre il rito scenico, nella vita di tutti i giorni.

 

Al Fringe Festival di Edimburgo ogni anno migliaia di artisti si alternano su tutti i palcoscenici sparsi per la città per presentare spettacoli adatti a tutti i gusti. Dai grandi nomi del mondo dello spettacolo fino agli artisti di strada, tutti ugualmente desiderosi di confrontarsi con la scena critica internazionale.  Il festival si rivolge a tutti e comprende teatro, commedia, danza, sperimentazione, musical, opere liriche, musica, mostre ed altri tipi di eventi culturali. La storia della manifestazione risale al 1947, quando otto gruppi teatrali non invitati, presero la decisione di esibirsi lo stesso all'allora neonato Edinburgh International Festival, un'iniziativa voluta per celebrare e arricchire la vita culturale europea sulla scia della ripresa dalla seconda guerra mondiale. Pur non essendo parte del programma ufficiale del Festival internazionale questi interpreti non si fermarono e misero in scena lo stesso i loro spettacoli. Anno dopo anno più e più esecutori seguirono il loro esempio e nel 1959 fu istituita, proprio per risposta al successo di questa crescente tendenza, la Festival Fringe Society.  In quest’ultima edizione la 64a, l’Edinburgh Festival Fringe è previsto nelle tre settimane di agosto, un incredibile numero di spettacoli e la presenza di oltre 20.000 artisti fra attori, musicisti, performers da tutto il mondo, da Singapore all’Iran, dalla Finlandia all’Argentina, dalla Turchia agli stati Uniti. Come il più grande festival delle arti, il Fringe attira artisti e pubblico da ogni angolo della Terra. Un milione e mezzo di biglietti venduti all’ultima edizione. Il Fringe www.edfringe.com/ è una vetrina unica per gli artisti e coloro che vogliono mostrarsi avendo a disposizione un palcoscenico davvero internazionale. Il Fringe, rappresenta il 75% del mercato dei festival cittadini, frutta alla città e all’intera Scozia oltre 75 milioni di sterline. 

 

 

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