Il tribunale di Kiev ha ordinato l'arresto dell'ex premier Iulia Timoshenko, oggi leader dell'opposizione, nel processo che la vede imputata per il controverso contratto per la fornitura di gas russo all'Ucraina. 'Iulia' è stata arrestata in aula.
La richiesta di arresto era stata avanzata dal procuratore presso la corte di Pechersk, Lilia Frolova, perché, a suo avviso, le dichiarazioni e i comportamenti di Timoshenko non permettono di "assicurare il rispetto delle norme processuali".
Il giudice che presiede la corte, Rodion Kireiev, il 27 luglio aveva respinto un'altra richiesta di arresto avanzata dal procuratore Oleksandr Mikitenko per le stesse ragioni, cioè in considerazione dei "ripetuti tentativi di Timoshenko di ritardare e ostacolare" il processo.
Timoshenko è accusata di abuso di potere per aver imposto alla società statale energetica Naftogaz un accordo con il colosso russo Gazprom per le importazioni di gas nel 2009, senza il parere del governo da lei guidato. Secondo l'accusa, il prezzo concordato, di 450 dollari ogni 1000 metri cubi, sarebbe stato svantaggioso per l'Ucraina.