"Ci vuole la riforma assistenziale: è una riforma che darà il giusto a chi ha bisogno e sarà un'occasione di impiego per il nostro Paese. Se c'è la riforma assistenziale c'è anche la riforma fiscale che resta uno dei nostri obiettivi. Sono due obiettivi fondamentali". E' Giulio Tremonti a illustrare, nel primo pomeriggio, uno dei pilastri della risposta del Governo alle sollecitazioni delle parti sociali, oggi, nell'incontro a Palazzo Chigi.
"Bisogna completare il lavoro sulla riforma dell'articolo 41 della Costituzione", ha detto Tremonti: "E' un disegno di legge passato in Consiglio dei ministri qualche
tempo fa, dobbiamo riattivare quei lavori e portarli fuori al più presto".
Il governo vuole inserire il pareggio di bilancio nella Costituzione con la più ampia condivisione e nel piu' breve tempo possibile. "Crediamo di chiudere il lavoro tecnico il più presto possibile, vorremo che questa modifica fosse la più condivisa e la più veloce", ha aggiunto Tremonti. Per il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, la riforma costituzionale "è un provvedimento epocale, se fosse passato negli Anni '80 oggi avremo un debito pubblico risibile", ha sottolineato il premier.
"Abbiamo oggi un metodo di lavoro che non è solo Italia su Italia, ma anche con l'estero, con contatti con le principali istituzioni economiche internazionali, Commissione Europea, Ocse e Fmi, per un confronto su percorso e proposte", ha detto ancora Tremonti. Accanto a lui il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che ha aggiunto l'importanza di tenere informata anche la Bce. "Che non può però essere coinvolta", ha precisato Tremonti.
"Non ho mai ritenuto che ci potessero essere degli interventi da parte dei governi, ne abbiamo discusso in Europa. Nessuno ha avuto un'idea che potesse essere uno stimolo immediato all'economia. Queste idee non esistono. Dobbiamo tendere tutti a delle cose che sono ovvie, come ridurre la burocrazia e abbassare la pressione fiscale", ha detto Berlusconi.