Luciano Uras, capogruppo Sel in Consiglio regionale, in relazione alla sentenza del Tar, ha dichiarato: “La sentenza del Tar Sardegna che ha annullato la Giunta regionale dichiarando illegittima la nomina degli Assessori e "ogni altro atto presupposto, inerente o consequenziale " ai decreti allo scopo emanati dal Presidente della Regione, apre una questione interessante dal punto di vista politico e anche sul piano giuridico”.
“OggiAggiungi un appuntamento per oggi abbiamo una Regione – ha commentato il consigliere - priva di uno degli organi Statutari – ovvero l’organo di governo collegiale. Per quanto tempo durerà questa crisi “determinata da una illegittimità”? Una delle tante, compiuta nelle procedure di nomina dalla Regione, ma dalle conseguenze certo più gravi.. Che cosa succede? L’Amministrazione può operare solo in regime di gestione ordinaria? Solo per le questioni più urgenti? Deve attendere per funzionare legittimamente e a pieno titolo la nomina e il giuramento dei nuovi Assessori? E gli atti compiuti dagli Assessori di nomina illegittima sono anch’essi illegittimi? Sono nulli o annullabili? Sono comunque fatti salvi gli effetti determinati?”
“A queste domande – ha concluso Uras - avremo voluto una risposta dal Presidente ieri in Aula. Sarebbe stato un segnale di una diversa qualità di rapporto tra Presidenza e Consiglio Regionale. Ciò avrebbe potuto contribuire, insieme ad una coraggiosa assunzione di responsabilità circa il fallimento nella gestione della vertenza entrate, a determinare un esito unitario della discussione per una rafforzata azione di contrasto alle politiche discriminatorie verso i sardi da parte del Governo nazionale. Invece neppure una parola. Le risposte sono mancate. Le domande rimangano tutte. Rimane soprattutto una profonda crisi istituzionale, economica e sociale in Sardegna.” Red.
