Dializzati in vacanza nelle coste galluresi grazie al "Progetto dialisi vacanze" che tra giugno e settembre vede impegnati gli staff dei tre reparti di Dialisi degli ospedali di Olbia, Tempio Pausania e La Maddalena: per il 2011 le previsioni, con 166 turisti e 1050 dialisi, non dovrebbero discorsi dalla passata stagione anche se soprattutto a Tempio e La Maddalena si sono registrate delle disdette legate al caro traghetti e all’impossibilità di raggiungere l’Isola.
Nell’estate 2011 nel mese di giugno ha preso il via il "progetto dialisi vacanze", fortemente voluto dalla direzione aziendale della Asl di Olbia guidata dal direttore generale Giovanni Antonio Fadda, dal direttore amministrativo Giorgio Tidore e dal direttore sanitario Maria Serena Fenu, "per soddisfare le esigenze dei turisti che frequentano le coste del nord della Sardegna e che durante il loro soggiorno in Gallura necessitano di assistenza dialitica".
Con un turno aggiuntivo i sanitari della Asl di Olbia offrono ai turisti la possibilità di venire in vacanza in Gallura con la garanzia di poter eseguire anche lontani da casa le sedute di dialisi. Da giugno a settembre saranno circa 1050 le dialisi riservate ai turisti che andranno ad aggiungersi alle circa 20.000 dei "dializzati fissi", i residenti che vengono seguiti dai sanitari galluresi durante tutto l’anno. "Lo scopo della dialisi non è solo quello di allungare la vita, ma anche quello di migliorarne la qualità: l’efficacia delle terapie si misura anche sulla possibilità per il paziente di svolgere una vita pressoché normale e quindi di poter viaggiare, vivere una vita come quella dei propri cari, stare con loro anche in vacanza, nonostante la malattia e le cure alle quali, regolarmente, si devono sottoporre, anche in vacanza", ha spiegato Gianfranco Fundoni, direttore del reparto di Dialisi della struttura sanitaria San Giovanni di Dio (struttura che entro l’anno verrà trasferita all’ospedale Giovanni Paolo II).
"Quest’anno – ha sottolineato Fundoni – si assiste alla contrazione dei turisti che però si trattengono più tempo nell’Isola, dai 15 giorni al mese di vacanza in Gallura, si tratta di turisti proprietari di casa e che arrivano a fare anche 20 dialisi consecutive". Soprattutto a Tempio Pausania e a La Maddalena si assiste quest’anno al fenomeno delle disdette dell’ultimo minuto. "Numerosi i turisti che avevano prenotato all’inizio dell’anno e che a poche settimana dal loro arrivo hanno disdetto le sedute, tra le cause il caro traghetti e l’impossibilità di trascorrere nella nostra Isola le proprie vacanze", spiegano Mario Passaghe, direttore del servizio Dialisi di Tempio Pausania, e Luana Gazzanelli, direttore del servizio Dialisi di La Maddalena.
Tra i dializzati c’è anche un gruppo, composto da 15 bambini tra i 3 e 15 anni in cura presso la clinica pediatrica ‘De Marchi’ di Milano che, da qualche anno a questa parte, raggiunge l’isola per trascorrere le vacanze e vengono dializzati all’ospedale di La Maddalena. I turisti non sono solo italiani, tra i prenotati sono numerosi gli austriaci, tedeschi, svizzeri, portoghesi; tra gli italiani invece lombardi, piemontesi, emiliani, e napoletani. I turisti per prenotarsi non hanno dovuto far altro che contattare i presidi ospedalieri e parlare col responsabile del reparto di Nefrologia e dialisi dell’ospedale di Olbia, il dottor Gianfranco Fundoni, quello di La Maddalena, la dottoressa Luana Gazzanelli, e il dott. Mario Passaghe dell’ospedale Paolo Dettori di Tempio Pausania. Com.