All’esame dell’Aula, dopo le dichiarazioni del presidente della Regione Ugo Cappellacci, le mozioni presentate da maggioranza e opposizione sui rilievi del Consiglio dei ministri al Collegato alla Finanziaria della Regione. A illustrarle, per la maggioranza, il presidente della Commissione Bilancio Paolo Maninchedda, Psd’Az e per l’opposizione il capogruppo del Partito democratico Mario Bruno
Dopo aver illustrato il documento Maninchedda si è rivolto al presidente della Regione: “Mi fa grande piacere che il presidente Cappellacci abbia censurato tutto il governo, da questa parte della barricata c’è spazio per chi vuole combattere e lui dimostri di saper combattere, a cominciare da qui: è il Consiglio regionale l’unico luogo vero della patria.
Ha chiesto invece le dimissioni del presidente Cappellacci il capogruppo del Pd Mario Bruno: La coerenza vuole che di fronte a un fallimento del genere il presidente si dimetta. Nessuno mai prima ci aveva impugnato i documenti finanziari, ha sottolineato Bruno, che ha richiamato la protesta dell’opposizione che era sfociata nell’occupazione dell’Aula a cui era seguito un ordine del giorno condiviso che impegnava la Giunta regionale e il presidente a sollevare il conflitto di attribuzione con lo Stato e le vicende che hanno seguito
Non abbiamo mai detto no all’unità, ma non possiamo accettare che la maggioranza in questo momento sulla nostra richiesta specifica di affrontare le vere emergenze della Sardegna ci abbia detto no. La legislatura è finita, dobbiamo discutere su alcuni punti cruciali ed emergenziali, ma dobbiamo fissare una data per le elezioni”. Bruno ha condizionato a questo il consenso dell’opposizione all’appello alla mobilitazione.