"La presenza della Regione nella trattativa con lo Stato è stata minimale, viziata da un rapporto malato con il governo amico". Queste le parole del capogruppo del Pd Mario Bruno, inetrvenuto per primo in Aula dopo le dichiarazioni del Presidente Cappellacci.
"Avremmo dovuto chiedere la cessione del ramo d'azienda - ha affermato Bruno - quei 72 milioni che appartengono alla Sardegna. La giunta regionale si è mossa tardivamente e in maniera scostante. Questa legislatura è finita - ha proseguito il leader dei consiglieri Democratici - bisogna fissare una data per le elezioni".
Bruno ha poi introdotto il tema delle riforme: "Andiamo a Roma, ma andiamoci con delle rivendicazioni forti". Red.