Le indagini su Anders Behring Breivik, autore del massacro di Oslo, si estendono a diversi paesi europei, seguendo le tracce della folle e frenetica preparazione dell'attentato piu' grave che la Norvegia ricordi. E dei suoi presunti complici, visto che davanti al giudice Breivik ha parlato dell'esistenza di altre due "cellule" coinvolte nelle stragi, che farebbero parte di una vera e propria "organizzazione".
Probabilmente la rete di 80 cellule pronte ad imitarlo di cui parla nel suo delirante memoriale. Per il momento però al centro delle indagini c'è lui, un fanatico estremista di destra che ha preparato per mesi l'attentato e nel settembre scorso è partito in macchina verso Praga, dopo aver tolto i sedili di dietro dalla sua Hyundai, per far spazio all'arsenale che intendeva riportare in patria e che comprendeva tra l'altro un mitra Ak-47, una pistola Glock e munizioni varie. A Praga però non ha trovato quello cercava: "E' una citta' più sicura di Oslo - ha scritto nel suo diario - evidentemente perchè i musulmani quasi non ci sono".
Ma la pista che ha fatto sperare alla polizia norvegese di aver rintracciato una delle "cellule" di cui ha parlato Breivik è stata quella polacca: gli investigatori sono infatti risaliti alla persona a cui si e' rivolto per comprare i prodotti chimici necessari per confezionare la bomba con la quale ha ucciso otto persone nel centro di Oslo. Anzi, per l'esattezza e' uscito fuori che Breivik era già stato segnalato ai servizi di sicurezza lo scorso marzo per aver acquistato prodotti chimici in Polonia.
Ma secondo il servizio di sicurezza interna di Varsavia, l'uomo individuato non sarebbe un complice, perche' in Polonia quel materiale è legale e Breivik avrebbe scelto a caso, forse su internet, la persona da cui rifornirsi. Resta il filone inglese, il legame con i templari e la sua presunta partecipazione all'ultimo raduno della English Defense League, l'organizzazione di estrema destra.
Secondo indiscrezioni Breivik potrebbe esser stato "reclutato" da membri dell'estrema destra britannica. Un'informazione che viene presa "molto sul serio" dal Regno Unito, che ha annunciato l'aumento della sorveglianza sull'estrema destra.
Il portavoce della polizia norvegese, Oystein Maeland, ha spiegato che il bilancio più alto ed errato è emerso mentre agenti e soccorritori si stavano concentrando su come aiutare i sopravvissuti e rendere sicura l'area dell'isola. Le vittime sono in tutto 76,