Il leader dell'Uds, Mario Floris, assessore regionale agli Affari generali e riforme, in relazione alla situazione sarda, quest’oggi ha sottolineato: “Assistiamo in questi giorni a prese di posizione e reazioni che non sembrano minimamente tener conto delle tante incognite che gravano su tutti per le rispercussioni della crisi economico-sociale internazionale”.
“In un momento in cui si prospettano anche per i sardi nuovi sacrifici, - ha precisato l’assessore - è l'intera classe dirigente che deve mostrarsi all'altezza di una sfida che non è proibitiva ma che si può vincere solo se tutti, a cominciare dalle forze politica di maggioranza e di minoranza, si dimostreranno all'altezza. In momenti come questi, con una crisi che arriva da lontano e sulla quale pesano fattori che sono del tutto esterni alla Sardegna, non ci possono essere passi indietro, come quelli ipotizzati dagli amici Riformatori, nè fughe in avanti, come quelle prospettate da diversi esponenti del centrosinistra con la reiterata richiesta di dimissioni della Giunta. Sarebbero un'aggravante, sommando nuove tensioni politiche a quelle economico-sociali. Quando la casa brucia o si avvertono scricchiolii delle mura, prima si spegne l'incendio e si rafforzano i pilastri, e poi si decidono le modifiche o migliorie che rendano la struttura più adeguata alle mutate esigenze della famiglia. E' perciò legittimo e indipensabile il chiarimento politico in maggioranza e il rilancio del confronto programmatico per il superamento dei contrasti. Occorre però una consapevolezza in più: quella di non addossare le colpe su una sola persona o una sola forza politica”.
“Siamo tutti chiamati in momenti come questi a raddoppiare il nostro impegno, ma soprattutto ad essere "generosi" e a far prevalere il senso e la cultura del dovere verso la collettività, piuttosto che i diritti e la difesa delle proprie posizioni. E' su questo terreno - ha concluso Floris - che le contraposizioni si possono stemperare e il dissenso politico diventare un momento di vera e positiva dialettica in grado di rilanciare l'azione della maggioranza e proporre un nuovo terreno di confronto con la minoranza e con le forze sociali e imprenditoriali”. Red.