I consiglieri regionali del PdL, Teodoro Rodin, GianVittorio Campus e Mario Diana, presentatori dell’emendamento sulla soppressione del Fitq, poi approvato dal Consiglio regionale a larghissima maggioranza, hanno precisato che il loro intento non era quello di penalizzare gli iscritti al Fondo, i cui diritti acquisiti sono stati, comunque, fatti salvi, bensì quello di rendere evidente la necessità della riscrittura di una legge che risaliva, addirittura, al 1965, tale da renderla compatibile con il nuovo regime previdenziale a seguito della riforme Amato e Dini.
Nessun intento persecutorio, quindi, nei confronti dei dipendenti regionali, ma solo un "necessario momento di riflessione che riporti il Fondo entro i limiti della compatibilità economica della Regione, con un sollecito alla Giunta regionale perché siano immediatamente attivati i tavoli di confronto con i sindacati di categoria e predisposta l’annunziata riscrittura della legge n. 15/1965". Red.